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ADR, “Leed Gold” per sostenibilità Terminal voli business di Ciampino

(Teleborsa) – L’aeroporto romano “Giovan Battista Pastine” di Ciampino, secondo scalo aereo della Capitale, ha conquistato la certificazione “Leed Gold”per l’alto grado di sostenibilità assicurato dalla società di gestione “Aeroporti di Roma” (ADR) nella ristrutturazione del settore dedicato ai voli privati, la cosiddetta Aviazione Generale.

Materiali con contenuti riciclabili, legno certificato, risparmio idrico, ridotto impatto verso l’ambiente, qualità dell’ambiente interno e innovazione nella progettazione sono tra gli elementi che hanno permesso appunto al Terminal “voli privati” di Ciampino, e ad ADR del Gruppo Atlantia che lo gestisce assieme a quello di Fiumicino, di conquistare l’ambito riconoscimento che giunge dagli Stati Uniti d’America.

Punto di forza, l’aver prodotto, nel restyling di tale settore, terminato a gennaio 2017, un ambiente architettonico elegante e più semplice. E’ stata ridisegnata infatti completamente la struttura privilegiando materiali e arredi italiani, oltre alla sostenibilità dell’edificio. Una versione “green” e “hi-tech”, con un design assai innovativo e dal ridotto impatto ambientale, mirata a migliorare l’esperienza generale dei passeggeri, per servizi e comfort.

Il programma Leed, acronimo di Leadership in energy and environmental design, ovvero primato nella progettazione energetica e ambientale, è un protocollo statunitense che certifica e premia l’efficienza energetica e le prestazionidegli edifici in settori chiave, come il risparmio energetico e idrico, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, i materiali e le risorse impiegati, il progetto, la scelta del sito, il miglioramento della qualità ecologica degli interni.

Attraverso la trasformazione, scegliendo impianti tecnologici all’avanguardia e isolando gli edifici dal punto di vista termico, è stato possibile migliorare a Ciampino la performance energetica del terminal del 36% rispetto ad un rispetto ad un edificio tipo. Sulla copertura, è stato installato un impianto fotovoltaico che soddisfa oltre il 15% del suo fabbisogno energetico. La ristrutturazione “verde” ha comportato l’uso di materiali con un contenuto di riciclato pari a circa il 12 per cento.

Sono stati poi utilizzati materiali estratti, raccolti o prodotti entro 800 chilometri dal cantiere per circa il 30% rispetto al valore totale dei materiali da costruzione. Il 100% dei prodotti in legno coinvolti nel restyling è certificato Fsc (Forest Stewardship Council, il più importante meccanismo di controllo sull’origine del legno e della carta): è derivato da foreste che sono gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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