(Teleborsa) – Sarà l’infrastruttura di supercalcolo dedicata al supporto di attività industriali più potente al mondo. Eni ha avviato la realizzazione del nuovo sistema HPC5 allo scopo di potenziare e aggiornare l’attuale HPC4, triplicandone la potenza di calcolo che passerà da 18 a 52 PetaFlop/s, vale a dire 52 milioni di miliardi di operazioni matematiche svolte in un secondo. Inoltre, grazie al contributo della tecnologia di Dell Technologies, la potenza di picco totale a disposizione di HPC5, ospitato all’interno del Green Data Center di Eni, da inizio 2020 arriverà a 70 PetaFlop/s.
L’architettura del nuovo supercalcolatore HPC5 è stata concepita con la stessa filosofia delle precedenti, basate su tecnologia cluster ibrida (CPU, Central Processing Unit + GPU, Graphics Processing Unit). Un’architettura accelerata inaugurata da Eni già nel 2013 con applicazione nel settore industriale dell’O&G e oggi riconosciuta come vincente e ampiamente diffusa nei più importanti centri di calcolo mondiali. Nel dettaglio HPC5 sarà fornito da Dell Technologies ed è costituito da 1820 nodi Dell EMC PowerEdge C4140, ognuno dotato di 2 processori Intel Gold 6252 a 24 core e 4 acceleratori NVIDIA V100 GPU. I nodi sono connessi tra di loro attraverso una rete ad altissime prestazioni InfiniBand Mellanox HDR 200 Gbit/s secondo una topologia full-non-blocking che garantisce un’interconnessione efficiente e diretta di ciascun nodo. Il sistema HPC5 sarà affiancato da un sistema di storage di 15 PetaBytes ad alte prestazioni (200 GByte/s di banda aggregata in lettura/scrittura).
“Gli investimenti dedicati al potenziamento delle infrastrutture di supercalcolo e lo sviluppo di tecnologie proprietarie sono un pilastro fondamentale del processo di trasformazione digitale della società – ha affermato l’ad di Eni, Claudio Descalzi –. La disponibilità di grandi potenze di calcolo e sofisticati algoritmi proprietari ci permettono di primeggiare nell’attuale scenario del settore energetico e di proiettarci al futuro. Un futuro che stiamo delineando con i numerosi progetti avviati nell’ambito delle energie alternative e con l’importante piano di investimenti di Eni in Ricerca e Sviluppo. Con HPC5 stiamo percorrendo la strada dell’utilizzo di supercalcolatori di classe exascale nel mondo dell’energia, sistemi che rivoluzioneranno i processi nel futuro dell’azienda”.
HPC5 permette l’utilizzo dei “big data” generati in fase di operation da tutti gli asset produttivi, e consente di imprimere un’ulteriore accelerazione nella ricerca e sviluppo di fonti energetiche non fossili, oltre a supportare tutte le fasi di esplorazione, sviluppo e monitoraggio dei giacimenti. “In linea con il continuo impegno per la sostenibilità – fa sapere Eni in una nota – HPC5 è stato sviluppato in modo da ottenere il massimo livello di efficienza energetica sfruttando l’energia prodotta dal campo fotovoltaico installato presso il Green Data Center, così da ridurre le emissioni e i costi operativi”.
Il Green Data Center Eni, inaugurato nel 2013, è stato uno dei primi in Europa per tipologia efficienza energetica e dimensione e con l’installazione di HPC5 mantiene l’eccellenza che caratterizza le infrastrutture tecnologiche dell’azienda.