(Teleborsa) – Le tensioni commerciali e il protezionismo hanno avuto ricadute evidenti sugli investimenti esteri diretti: nella prima metà del 2019 sono calati del 20%, secondo uno studio dell’Ocse, a quota 572 miliardi di dollari.
E nella sola area Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, a cui aderiscono le maggiori economie avanzate, l’afflusso di investimenti esteri diretti è calato del 43% , in particolare negli Usa, in Gran Bretagna, Belgio e Irlanda. Mentre gli investimenti in uscita dall’Ocse sono cresciuti del 2%.
Il dato che fa riflettere è quello rappresentato dagli investimenti esteri diretti dalla Cina verso gli Usa: meno di 1,2 miliardi nel periodo in esame a fronte di un picco storico che nella seconda metà del 2016 aveva toccato 16 miliardi. Secondo l’Ocse, oltre a investire meno, le grandi società cinesi stanno anche dismettendo alcuni dei loro asset a stelle e strisce.