(Teleborsa) – Il cantiere dell’aeroporto di Linate, tornato operativo dopo 90 giorni di lavori, ha visto impegnata nelle opere di rifacimento della pista di volo l’impresa Vitali di Cisano Bergamasco, la stessa che nel 2014 aveva portato a termine un’analogo intervento sull’aeroporto di Bergamo. inn quel caso riuscendo a limitarne la chiusura a soli 20 giorni. Più lungo, complesso e radicale il cantiere dello scalo milanese
I lavori a Linate, avviati lo scorso 27 luglio e conclusi nel pieno rispetto delle tempistiche previste, hanno visto impegnati 24 ore su 24, sette giorni su sette, circa 500 tecnici con 850 mezzi e fino a 150-200 lavoratori presenti contemporaneamente in cantiere. La commessa, del valore di 16 milioni di euro era stata affidata all’ATI (associazione temporanea d’imprese) composta dalla capogruppo Vitali e da un’altra impresa bergamasca, la Artifoni di Albano Sant’Alessandro.
I lavori hanno riguardato l’intera pavimentazione della pista di volo, lunga 2.442 metri e larga 60, e la realizzazione di opere interrate per aeromobili in sosta sul piazzale Nord. Sono stati inoltre sostituite le luci su tutta la pista di rullaggio «T» oltre al ricablaggio dei segnali luminosi sostituendo le attuali lampade alogene con segnali a Led.
Il restyling della è stato realizzato con interventi più profondi nella parte centrale, mentre la pavimentazione della pista di rullaggio in conglomerato bituminoso: “In questo modo – ha spiegato la Vitali S.p.A. – si è andati a migliorare il comfort di passeggeri e aeromobili, non più soggetti ai rimbalzi causati dai giunti tra i lastroni in calcestruzzo durante il rullaggio. In futuro, anche la manutenzione sarà più agevole grazie alle lavorazioni effettuate”. I
Inoltre, sul piazzale Nord è stato installato un sistema di alimentazione a 400 Hertz per gli aerei in sosta, in sostituzione di alimentatori con motori diesel. Il materiale derivante dalle demolizioni è stato recuperato al 100%, grazie a due impianti di recupero installati all’interno dello scalo, e riutilizzato in ambito di cantiere. Operazione dall’impatto ridotto che ha permesso, non solo di risparmiare materiali primari, ma ha anche diminuito in maniera drastica i trasporti con grande vantaggio per la viabilità e l’ambiente.