(Teleborsa) – “In queste ore decisive per il varo della Manovra di Bilancio, mi permetto di richiamare la Sua attenzione su una misura – annunciata, anche se ancora non formalizzata – riguardante il nostro settore. Mi riferisco all’aumento della cedolare secca (dall’attuale 10% al 12,5%, ndr) sugli affitti per i contratti di locazione abitativi a canone calmierato, che si applica a famiglie e studenti universitari”. Queste le parole con le quali il Presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, si è rivolto al Premier Giuseppe Conte.
“La cedolare sugli affitti calmierati esiste da sei anni. E’ stata introdotta – prosegue Spaziani Testa – nel 2014 e confermata nel 2017. E’ una misura sociale, condivisa da forze politiche, sindacati inquilini, operatori ed esperti del settore immobiliare. In questi anni di applicazione ha garantito un’offerta abitativa estesa, favorendo la mobilità di lavoratori e studenti sul territorio. Inoltre, come rileva la nota di aggiornamento del Def, la cedolare ha determinato una riduzione senza precedenti dell’evasione fiscale nelle locazioni”.
Alla luce di tutto questo – sottolinea ancora – la conferma della misura – il cui sesto anno di applicazione scade alla fine del 2019 – veniva unanimemente data per scontata.
“Il Governo ripensi al suo proposito, conclude il Presidente di Confedilizia, consentendo alle locazioni a canone calmierato di non subire contraccolpi negativi, continuando a rappresentare un punto di riferimento essenziale per l’offerta abitativa a canoni non di mercato”.