(Teleborsa) – Il Gruppo mantiene una “solida leadership nella stampa quotidiana, nel digitale e nelle radio”, e “adotta misure idonee ad affrontare il futuro, l’investimento e lo sviluppo e creare valore sostenibile, con consapevolezza della rilevanza e delicatezza del mestiere e della funzione che svolge nel paese, senso di responsabilità, rispetto e sostegno per il lavoro svolto dal management, dai direttori delle testate e da tutte le donne e gli uomini che in esso orgogliosamente operano”.
Così il CdA di Gedi, in una nota, risponde alle valutazioni espresse dall’ingegner De Benedetti nella sua intervista al Corriere della Sera circa l’andamento del gruppo: “il consiglio di amministrazione del gruppo editoriale “desidera precisare che, pur riconoscendo le difficoltà con le quali si confronta, derivanti dalla perdurante sofferenza del settore della carta stampata che incide sui risultati di tutti gli editori, il Gruppo Gedi mantiene una solida leadership nella stampa quotidiana, nel digitale e nelle radio, e adotta misure idonee ad affrontare il futuro, l’investimento e lo sviluppo e creare valore sostenibile, con consapevolezza della rilevanza e delicatezza del mestiere e della funzione che svolge nel paese, senso di responsabilità, rispetto e sostegno per il lavoro svolto dal management, dai direttori delle testate e da tutte le donne e gli uomini che in esso orgogliosamente operano”.
Il board del gruppo editoriale ha approvato i conti dei primi nove mesi dell’anno, periodo in cui si evidenziano ricavi consolidati pari a 441,5 milioni, in flessione del 6% rispetto ai primi nove mesi del 2018. Il risultato netto consolidato registra una perdita di 18,3 milioni (-17,3 milioni escludendo gli effetti dell’IFRS 16) recependo gli effetti della cessione di Persidera (-16,9 milioni e oneri per ristrutturazioni con impatto sul risultato netto pari a 3,7 milioni. Al netto di tali effetti il risultato netto consolidato è positivo per 2,2 milioni.