(Teleborsa) – Nonostante sia stato raggiunto lo storico accordo con i vertici UE, la strada della Brexit è ancora in salita. A frenare gli entusiasmi – e la corsa della sterlina – sono arrivati i no delle opposizioni, dai laburisti, ai Lib Dem, passando per i nazionalisti scozzesi e il Dup, il partito degli unionisti nordirlandesi: tutti infatti hanno dichiarato che voteranno contro l’accordo in Parlamento.
La votazione dovrebbe arrivare sabato, quando il governo di Boris Johnson presenterà alla Camera dei Comuni una mozione con cui chiedere ai deputati di votare “o per il deal” raggiunto con Bruxelles o per “un no deal”.
L’annuncio è arrivato dal ministro dei Rapporti col Parlamento, Jacob Rees-Mogg in aula, precisando che il voto sarà preceduto da uno statement del primo ministro e da un dibattito.
Le opposizioni hanno subito contestato la decisione del governo e dichiarato che faranno valere la legge anti no-deal approvata di recente da entrambi i rami del Parlamento inglese.
“Da quanto abbiamo letto, questo accordo non soddisfa le nostre esigenze e aspettative, crea un confine lungo il mare d’Irlanda e conduce ancora una volta a una corsa verso il basso dei diritti e le protezioni per i cittadini britannici e al pericolo di svendere i nostri beni nazionali alle società americane”, ha dichiarato a Sky News il leader del laburisti Jeremy Corbyn.
Secondo la stampa britannica, le opposizioni stanno lavorando per trovare una strada comune e cercare di ottenere un referendum sull’approvazione dell’accordo, come ha spiegato il ministro ombra per la Brexit, Jenny Chapman, alla BBC.
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