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Manovra, sindacati: quota 100 non si tocca, verso mini-rivalutazione pensioni

(Teleborsa) – I sindacati all’unanimità chiedono di nuovo al governo di non toccare Quota 100 per il 2020. L’esecutivo resta diviso, ma il ministro Nunzia Catalfo si schiera con i sindacati e annuncia la necessità di avviare una riforma complessiva delle pensioni per il superamento della legge Fornero. E’ quanto è emerso dal tavolo al MEF fra governo e sindacati, da cui è arrivato anche l’annuncio dell’avvio di una mini-rivalutazione delle pensioni per gli assegni da tre a cinque volte il minimo, da 1.500 euro a 2000 euro, e la conferma dello stanziamento di 3 miliardi (6 miliardi a regime) per il taglio del cuneo.

Aperture da parte dell’esecutivo anche sulle risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Secondo quanto riferito dal leader della Uil, Carmelo Barbagallo, verranno stanziati a regime 3,175 miliardi.

Per quanto riguarda Quota 100, al tavolo con i sindacati il Ministro Catalfo avrebbe confermato ancora una volta la sua posizione, trovando la sponda delle parti sociali, di non toccare la misura. Il Ministro del Lavoro, secondo quanto riferiscono fonti presenti all’incontro, avrebbe poi ribadito, rivolgendosi ai sindacati, la volontà di arrivare, in modo concertato con loro, a una riforma complessiva del sistema pensionistico per superare definitivamente la legge Fornero. E ancora, Catalfo avrebbe ricordato la sua intenzione di istituire una commissione sui lavori gravosi. E infine, avrebbe confermato la necessità di detassare l’aumento dei rinnovi dei CCNL (contratto collettivo).

Su “Quota 100 – ha riferito la segretaria generale della Cisl Anna Maria Furlan – abbiamo ribadito che non va toccata per il 2020, le persone ormai si sono create delle aspettative, da subito siamo disponibili ad aprire un tavolo sulla previdenza che faccia davvero superare la legge Fornero”.

Il governo, ha aggiunto Furlan, sarebbe intenzionato a non introdurre modifiche in corsa. “Non mi sembra – ha proseguito – ci sia la volontà da parte del ministro del Tesoro e del Lavoro di rivedere in corso d’opera Quota 100. Non ho notato voglia particolare, senza
accordo con le parti sociali di fare cose invasive”.

Anche per il leader della Cigl, Maurizio Landini, “nel 2020 è utile che quota 100 rimanga così e su questo c’è stato l’impegno
di aprire un confronto per arrivare a una revisione della riforma Fornero“.

“Siamo d’accordo tutti che non si tocca sul 2020 – ha precisato il segretario della Uil Carmelo Barbagallo – perché altre soluzioni si potranno trovare solo quando discuteremo tutto il complesso della riforma delle pensioni. Il governo è diviso su questo ma noi riteniamo che non va toccata Quota 100. Gualtieri ha detto che il tema sarà oggetto di valutazione e la ministra del Lavoro Catalfo era più d’accordo con noi su questo”.

Per quanto riguarda il cuneo fiscale per Furlan “è un atto di buona volontà a passare da 2,5 a 3 miliardi per il cuneo fiscale. Va fatta – ha detto – maggiore chiarezza sulle risorse per i contratti pubblici e abbiamo chiesto la rivalutazione delle pensioni e la detassazione per i rinnovi contrattuali“.

Sul cuneo, ha aggiunto il leader della Cgil Maurizo Landini, “sono stati fatti passi avanti. Hanno indicato 3 miliardi per il 2020 che naturalmente devono raddoppiare” a regime. “E’ una cosa importante perché permette di poter ampliare la platea di reddito a cui il cuneo viene applicato, compresa gente che prende più di 25mila euro di reddito annuo, stiamo parlando di lavoratori dipendenti che in questi anni hanno pagato il fisco profumatamente”. E’ stato inoltre, ha proseguito Landini, “preso l’impegno di avviare la riforma fiscale, in modo che nel 2020 siamo pronti ad affrontare gli altri temi fra cui l’Irpef“.

Il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha aggiunto, “avevamo detto che 2,5 miliardi erano pochi e si sono impegnati su 3 miliardi nel 2020 e 6 miliardi” complessivi. Quanto alla rivalutazione delle pensioni, Barbagallo ha riferito che “dovrebbe essere dal 97 al 100%. Non sono grandi cifre, ma a noi interessa la discontinuità con il passato”.

Barbagallo ha aggiunto, inoltre, che “ci saranno 100 milioni sulla legge per la non autosufficienza. Oggi il fondo è dotato di 50 milioni, cominciamo a vedere qualche segno di discontinuità rispetto al passato”.

“Poi – ha concluso – cominciamo a discutere di detassazione degli aumenti contrattuali, il ministro del lavoro è sembrata molto interessata, e della riforma fiscale in generale”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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