(Teleborsa) – Sull’inasprimento del carcere per gli evasori “c’è una valutazione in corso”. Lo ha riferito il viceministro all’Economia, Antonio Misiani, ospite di Radio Anch’io.
“C’è una proposta in corso sull’inasprimento”, ha detto Misiani, spiegando che “il carcere per gli evasori è attualmente previsto dall’ordinamento con pene fino a 6 anni.
La lotta all’evasione, ha osservato il viceministro, “si conduce attraverso una pluralità di strumenti, alcune misure saranno nel dl Fiscale altre nella Legge di Bilancio, l’evasione è una galassia multiforme, bisogna mettere in campo più misure, anche la digitalizzazione”.
Il viceministro si è detto convinto che sulla lotta all’evasione sarà centrato l’obiettivo di gettito “indicato nella Nadef”. E’ un obiettivo (7 miliardi, ndr), ha aggiunto Misiani, “considerato ambizioso e irrealistico, ma io credo sia sacrosanto in un Paese che ha il record europeo di evasione e vede la sottrazione ogni anno di un ammontare di risorse enormi che, se entrassero nelle casse, ci permetterebbe di ridurre le tasse a tutti i contribuenti, di offrire servizi che oggi non siamo in condizione di offrire”.
In quest’ottica, ha proseguito, “la digital tax che partirà da gennaio è un’ottima notizia. Contiamo di ricavare qualche centinaio di milioni di euro. E’ un punto di partenza perché c’è necessità di una normativa organica, ma l’Italia fa da apripista”.
Infine, a proposito della questione dei ticket sanitari, Misiani ha affermato che si tratta di un “intervento allo studio al ministero della Salute. Sarà necessario fare un intervento equo che eviti di colpire il ceto medio, c’è poi l’impegno per l’abolizione del superticket ed è un impegno che dobbiamo mantenere”.