(Teleborsa) – La lotta all’evasione è fra i punti cardine della bozza di 51 articoli del Dl Fisco, che accompagnerà la Legge di Bilancio, in CdM forse già lunedì per il varo entro la prossima settimana.
Una posta che vale oltre 9 miliardi, secondo le stime dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, derivanti in gran parte dalla riscossione ordinaria (6,2 miliardi) e per 2,8 miliardi dalla rottamazione delle cartelle e dal saldo e stralcio. Il direttore delle Entrate, Antonino Maggiore, oggi in audizione, ha chiarito che sono stati già riscossi “ad oggi” 6 miliardi grazie anche agli incassi boom della prima rata della rottamazione ter scaduta il 31 luglio.
Nella bozza un giro di vite all’evasione fiscale ed alle frodi IVA, che passa anche per un potenziamento dei compiti e controlli della Guardia di Finanza sulle fatture elettroniche, anche per prevenire altri tipi di illegalità non di carattere fiscale.
Introdotto l’istituto della confisca obbligatoria “per sproporzione”, per tutti quei beni di cui il condannato in procedimenti in materia fiscale, non possa giustificare la legittima provenienza o che abbiano valore “sproporzionato” rispetto ai redditi dichiarati.
In arrivo anche disposizioni in materia di giochi, con la creazione dell’agente sotto copertura per prevenire l’illegalità dilagante in questo settore, mentre sarebbe ancora in bilico la possibilità di corrispondere un premio all’esercente del pagamento elettronico.
Nel dl Fisco anche una stretta sulle compensazioni fiscali, una posta da cui si attende un gettito di oltre 1 miliardi nel 2020 (1.084 milioni) e di 878 milioni nel 2021 e 2022: si tratta di tre miliardi in tre anni.
E’ guerra anche ai cosiddetti “paradisi fiscali”, in quanto la bozza contiene norme per portare alla luce i redditi realizzati all’estero con “trust” situati in Paesi a fiscalità privilegiata.