(Teleborsa) – Un viaggio lungo 180 anni. Era il 3 ottobre 1839 quando il re Ferdinando II di Borbone inaugurò la Napoli-Portici, prima ferrovia del Paese non ancora unito in quello che era il Regno delle Due Sicilie. Per celebrare uno degli anniversari più importanti della storia ferroviaria del Paese, la linea inizialmente di 7,5 chilometri è stata simbolicamente ripercorsa dai 2 treni storici.
Il tragitto, inaugurato appunto 22 anni prima dell’Unità d’Italia, fu percorso quel giorno in 11 minuti da due convogli, ciascuno composto da locomotive gemelle, la “Bayard” e la “Vesuvio”, un tender e nove vagoni in grado di ospitare oltre 250 persone.
La prima ferrovia, realizzata in circa 3 anni, rientrava nell’ambizioso progetto previsto per collegare la Capitale del Regno con Nocera e Castellammare, per estendersi poi fino a Salerno.
Ad aprire le celebrazioni del 180esimo anniversario, tre carrozze “cento porte” degli anni ’20 trainate da una locomotore 656 che, partendo da Napoli Centrale, hanno ripercorso i 7 chilometri e mezzo che separano la stazione da quella di Portici – Ercolano. A seguire, l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a bordo del treno presidenziale già in uso dei regnanti di Casa Savoia a partire dal 1928.
“Questi 180 anni segnano la storia che ha accompagnato il nostro Paese. I ferrovieri sono stati i protagonisti di questo importante versante della nostra vita collettiva – ha affermato Mattarella –. Tra le persone che contribuiscono allo sviluppo del nostro Paese e che, in questi decenni, in questo periodo e in futuro hanno contribuito, contribuiscono, e contribuiranno alla vita del nostro Paese, ci sono i ferrovieri. Grazie ai ferrovieri per quanto fatto, fanno e faranno e a loro ripeto grazie per il loro impegno quotidiano”.
Tra gli intervenuti alla cerimonia, ospitata negli spazi della stazione che si affaccia sul piccolo porto del Granatello, oltre all’Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane, Gianfranco Battisti, anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. Presente anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
“Le Ferrovie sono un patrimonio dello Stato e quindi di tutti e come tale, oltre a doversi misurare con il mercato, sono chiamate a svolgere un ruolo sociale di trasformazione della complessità dell’innovazione, frutto dell’intelligenza degli italiani e delle italiane in normale e quotidiano benessere, esigenza primaria e beneficio delle piccole comunità” è stato il commento del Ministro De Micheli.
Seconda tappa di questo viaggio nel tempo, il museo delle Ferrovie di Pietrarsa, dove il Presidente Mattarella ha svelato una targa commemorativa dell’anniversario.
“La nascita delle prime ferrovie d’Europa nel corso del 19esimo secolo ha portato a una nuova era che ha rivoluzionato il sistema logistico e dei trasporti. Alla luce del forte legame tra la storia del trasporto ferroviario italiano e il Paese, un ruolo fondamentale lo svolge la Fondazione (presieduta dallo stesso AD e DG Battisti e diretta dal DG Luigi Francesco Cantamessa Armati, n.d.r.) che punta a preservare, valorizzare, consegnare integro e a vantaggio delle generazioni future un patrimonio di storia e di tecnica simbolo del progresso e strumento di rafforzamento dell’unità degli italiani” ha concluso Battisti.