Se le difficoltà a pagare i mutui sono stati la scintilla che ha innescato la crisi economico-finanziaria del 2007, la prossima potrebbe essere causata dalle pensioni. E, come nella prima occasione, anche questa volta tutto potrebbe partire dagli Stati Uniti.
Da un sondaggio online condotto dalla rivista GOBankingRates, e rilanciato nel nostro Paese dal portale Wall Street Italia, emerge come i cittadini statunitensi non si stiano affatto preoccupando del momento in cui andranno in pensione. La gran parte, infatti, ha ammesso di non aver risparmiato a sufficienza nel corso della loro vita lavorativa e di non sapere come fare nel momento in cui andranno in pensione. Il sistema pensionistico statunitense, infatti, è profondamente differente rispetto a quello europeo (e, dunque, quello italiano) e ogni cittadino è chiamato a integrare i sussidi statali con investimenti in fondi privati.
Stando a quanto affermato dagli utenti intervistati online, il 64% ha versato meno di 10 mila dollari nel corso della loro carriera professionale, correndo il serio pericolo di ritrovarsi senza un’adeguata copertura pensionistica quando la loro vita lavorativa giungerà a termine. Ovviamente, quella di non risparmiare abbastanza per la pensione non è stata una scelta deliberata: in molti hanno lamentato un reddito insufficiente (45% degli intervistati) per sostenere i costi di un piano pensionistico; altri difficoltà a onorare altre spese (come affitto, mutuo o prestito per l’automobile).
Inoltre, per le fasce più giovani la pensione sembra essere l’ultimo dei pensieri. Il 63% della Generazione Z (nati dopo il 1994) e il 54% dei Millennial (nati tra il 1980 e il 1994) afferna di non aver messo da parte neanche un dollaro. Ma non sono i soli: il 33% dei baby boomers (gli over 65) ha ammesso di non avere risparmi in fondi pensionistici e di affidarsi completamente ai risparmi del coniuge per il proprio mantenimento.
A dover far preoccupare, però, è l’apparente noncuranza con la quale gli statunitensi si approcciano alla fine della loro vita lavorativa attiva. Pochi, pochissimi si dicono preoccupati del fatto che non siano riusciti a mettere da parte alcunché e, dunque, della possibilità di ritrovarsi in età avanzata senza denaro a sufficiente per mantenere uno stile di vita adeguato. Dal sondaggio emerge che solamente gli over 55 si dicono preoccupati di non aver risparmiato a sufficienza, mentre tra i Millennial e i ragazzi della Generazione Z non sussiste alcun tipo di timore.