(Teleborsa) – Il Management di , lo storico tour operator britannico messo in liquidazione a partire da ieri per insolvenza, è sotto il mirino del governo inglese che ha annunciato un’inchiesta sui vertici aziendali.
La bancarotta della storica compagnia di viaggi britannica si è trasformata in un incubo per i 600 mila viaggiatori lontani da casa e per i 22 mila dipendenti del tour operator.
Un problema di dimensioni rilevanti, che ha richiesto l‘intervento del governo inglese e della Civil Aviation Authority (CAA), autorità di regolamentazione del settore aereo del Regno Unito, che hanno istituito un ponte per il rimpatrio dei turisti bloccati a causa del crack, il ponte aereo più grande dal dopoguerra.
Si stima, infatti, che ci vorranno almeno due settimane per riportare a casa tutti i turisti sparsi nel mondo: dall’Europa al Medio Oriente, dal Nord Africa ai Caraibi. Una grande sfida dal punto di vista logistico e un grave disagio per i turisti che temono di vedersi rigettare l’allungamento del soggiorno presso le località di vacanza.