(Teleborsa) – Le capacità creative e produttive italiane nel settore del cinema “sono indiscutibili, e l’Italia è certamente tra i paesi più ricercati per prodotti e talenti“. A dichiararlo Francesco Rutelli, Presidente ANICA, in occasione del Forum economie organizzato da e Anica e dedicato al tema “Il Cinema è Cultura, Industria, Ricerca”.
In Italia la filiera cinematografica (produttori, distributori, industrie tecniche, esercenti, produttori di apparecchi cinematografici) genera un giro d’affari di circa 4 miliardi di euro e vede attive oltre 2.000 aziende, in prevalenza di piccole dimensioni (il 97% delle imprese è sotto i 10 mln di fatturato). I dati emergono dal primo Industry book di UniCredit presentato oggi a Roma.
“La trasformazione globale rende la competizione sempre più sfidante: l’integrazione all’interno di questo comparto – inclusi i mondi dell’innovazione digitale – la crescita dimensionale delle imprese, la capacità di rivolgersi ai mercati internazionali, ecco gli obiettivi strategici per i quali in Italia dobbiamo essere pronti”, ha dichiarato Francesco Rutelli.
“L’industria cinematografica italiana – ha dichiarato Lucio Izzi, Responsabile Corporate Sales & Marketing di UniCredit – sta vivendo un costante sviluppo trainato dall’innovazione. Il settore può certamente ritagliarsi un ruolo di primo piano come fornitore di contenuti qualità, in più la disponibilità di nuove piattaforme è una magnifica opportunità di crescita e di sviluppo per tutta l’industry. Per UniCredit è un privilegio essere partner di queste imprese e sostenerle nel loro percorso di crescita, sia in Italia che all’estero”.
(Foto: Coyau CC BY-SA 3.0)