(Teleborsa) – Mentre cresce l’attesa per il verdetto – atteso a giorni – della Corte Suprema sulla legittimità della sospensione del Parlamento (prorogation) fino al prossimo 14 ottobre, chiesta e ottenuta dal Premier Johnson, il Presidente uscente della Commissione europea Jean-Claude Juncker apre uno spiraglio sulle trattative, credendo nella possibilità di un accordo di divorzio fra l’UE e il Governo britannico “prima del 31 ottobre”. Lo ha dichiarato in un’intervista alla rete televisiva britannica Sky News.
“Sto facendo del mio meglio per raggiungere un accordo, poiché non mi piace l’idea di una Brexit “disordinata”, ha detto. Secondo Juncker, una separazione tra Londra e Bruxelles con “No Deal”, ossia senza accordo, sarebbe “disastrosa” sia per il Regno Unito sia per i Paesi dell’Unione. Dopo aver definito “abbastanza positivo” il suo ultimo incontro con il premier Boris Johnson, ha confermato di aver ricevuto da Londra “documenti” con alcune proposte.
Nella giornata di ieri, è arrivato l’ultimatum del premier finlandese e presidente di turno dell’Ue Antti Rinne che ha concesso a Londra dodici giorni di tempo per presentare nuove proposte ed evitare lo scenario temutissimo del No Deal. “Se non avremo ricevuto proposte entro la fine di settembre, allora è finita”, ha detto, lanciando un chiarissimo messaggio a Londra.