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Clima, prima bozza del dl: bonus rottamazione fino a 2mila euro

(Teleborsa) – Prime indiscrezioni sul decreto legge dedicato all’ambiente, il cosiddetto dl Clima contenenti “misure urgenti per il contrasto dei cambiamenti climatici e la promozione dell’economia verde“.

Voluto dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, dovrebbe essere al centro del prossimo CdM e prevederebbe 14 articoli, a partire da un bonus rottamazione fino a 2mila euro e un taglio agli incentivi per le attività inquinanti.

Una delle voci più cospicue riguarderebbe l’incentivo alla rottamazione per i residenti nelle città metropolitane ed è rivolto ai veicoli omologati fino alla classe euro 4: con validità di 5 anni, può essere convertito in abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, sharing mobility con veicoli elettrici o a zero emissioni, anche per i familiari conviventi.

Il beneficio, si legge nel testo della bozza, in caso di “acquisto, leasing o noleggio a lungo termine di un’autovettura non a basse emissioni entro i due anni successivi”. Il credito fiscale è riconosciuto anche ai titolari di licenza di trasporto pubblico di piazza e agli autotrasportatori operanti nelle città metropolitane che “rottamano veicoli Euro 4 o inferiori, utilizzabile per la sostituzione del veicolo rottamato con veicoli ibridi o elettrici o ad emissioni ridotte”.

Sempre sul tema trasporto, il dl intende “promuovere il trasporto scolastico per gli studenti della scuola dell’obbligo e limitare le emissioni inquinanti in atmosfera” con la creazione di un fondo da 10 milioni di euro presso il ministero dell’Ambiente per “il servizio di scuola bus a ridotte emissioni per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, comunali e statali ricadenti nell’ambito delle città metropolitane”

Per chi si occupa di trasporto a domicilio per la vendita di prodotti non destinati all’esercizio dell’attività economica o professionale “è riconosciuto un credito di imposta pari allo sconto praticato al consumatore, fino al 20% del costo del servizio, fino a un importo massimo di 5.000 euro ad esercente, nel limite complessivo di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022. Il costo del servizio è fiscalmente detraibile dal consumatore in misura pari al 100%”.

Capitolo imballaggi, una delle voci al più alto impatto ambientale, il dl prevederebbe un maxi-sconto “pari al 20% del costo di acquisto di prodotti sfusi e alla spina, privi di imballaggi primari o secondari per gli anni 2020, 2021 e 2022”. Lo sconto è diretto per gli acquirenti e sotto forma di credito di imposta, nel limite di 10 milioni l’anno, per i venditori.

Tra i vari articoli, che si occupano a vario titolo di rifiuti, sostegno e incentivo all’economia circolare, monitoraggio dei livelli di inquinamento e altro, trova spazio anche il taglio delle “spese fiscali dannose per l’ambiente”, uno dei temi cari al M5S..

“Indicate nel Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi”, queste spese dovrebbero essere ridotte almeno del 10% annuo “a partire dal 2020 sino al loro progressivo annullamento entro il 2040”. Le risorse che lo Stato recupera andrebbero in un Fondo ad hoc al ministero dell’Economia per finanziare “innovazione, tecnologie e modelli di produzione e consumo sostenibili“.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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