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Whirlpool annuncia cessione ramo di Napoli, insorgono i sindacati. MiSE: “Decisione grave”

Esplode la vicenda Whirlpool dal cui epilogo dipende anche il futuro degli oltre 400 dipendenti del sito di Napoli.

La situazione è precipitata al tavolo convocato al Mise nella giornata di ieri, nel corso del quale la società ha annunciato la partenza della procedura di cessione dello stabilimento campano alla società Passive Refrigeration Solutions (Prs), attiva nel campo della produzione e vendita di container refrigerata, scatenando la rabbia di lavoratori e sindacati.

Una decisione, arrivata al termine di diversi mesi di confronto, che però era nell’aria nonostante i tentativi del Governo di correre ai ripari. La multinazionale – che ha giudicato insufficienti le misure contenute nel decreto sulle crisi aziendali che le permettono di accedere a una decontribuzione per circa 17 milioni di euro nei prossimi 15 mesi (10 milioni per il 2019 e 6,9 milioni per il 2020) con sgravi fiscali sugli oneri relativi ai contratti di solidarietà, per sostenere il rilancio del sito – ha ufficializzato la decisione in una nota nella quale ha definito la mossa come “l’unico modo per tutelare la massima occupazione a Napoli e offrire un futuro sostenibile di lungo termine allo stabilimento che, in alternativa, avrebbe cessato ogni attività produttiva”.

Whirlpool, prosegue il comunicato, “è sin da ora impegnata a sostenere un costo significativo dell’operazione di vendita, quantificabile in 20 milioni di euro, per la nuova missione del sito di Napoli, che garantirà, per tutti i lavoratori, i diritti acquisiti, le tutele reali e il livello retributivo corrente“.

Insorgono i sindacati: ”L’annuncio è offensivo e viola l’accordo sottoscritto solo nell’ottobre 2018 sul rilancio degli stabilimenti in Italia, dicono a gran voce Fim, Fiom e Uilm: ”Se Whirlpool disattende l’accordo di cui è firmatario lo stesso ministero non solo colpisce centinaia di famiglie, ma dà un segnale inequivocabile di ritiro dall’Italia con grave rischio per tutte le altre fabbriche italiane in difficoltà”, denunciano.

Non si è fatta attendere la dura reazione del Mise: Si tratta di una grave scorrettezza nei confronti del governo e dei lavoratori”, commenta il neo sottosegretario al Mise Alessandra Todde. A quanto si apprende, il neo ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha convocato i vertici Whirlpool per venerdì prossimo 20 settembre al Mise.  


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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