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Tasse, deducibilità IMU fa calare pressione fiscale sulle PMI

(Teleborsa) – Netta inversione di tendenza della pressione fiscale su artigiani e PMI. E’ quanto emerge da una proiezione per l’anno in corso elaborata da “Comune che vai, fisco che trovi 2019”, il tradizionale Rapporto annuale dell’Osservatorio sulla tassazione delle PMI pubblicato dalla CNA, associazione che rappresenta appunto l’artigianato.

Il report evidenzia che l’aliquota fiscale totale media sui profitti delle piccole imprese quest’anno scenderà al 59,7% contro il 61,2 per cento del 2018. Un livello prossimo a quello del 2011 quando era al 59 per cento. E’ il risultato dell’innalzamento al 50% della deducibilità IMU sugli immobili strumentali introdotta dalla Legge di Bilancio 2019, grazie anche alle sollecitazioni della CNA.

LA SELVA DELLE ALIQUOTE – il Rapporto, che analizza il peso del fisco su un’azienda “tipo” in 141 comuni, evidenzia grandi differenze a livello geografico: nel 2019 Bolzano diventa il comune più virtuoso d’Italia con un’aliquota media totale del 53% e una riduzione dello 0,8 per cento.Reggio Calabria rimane il comune che maggiormente tartassa le piccole imprese con un’aliquota media del 69,8% anche se si rileva una riduzione del 3,6 per cento sul 2018.

A PARITA’ DI REDDITO TRATTAMENTI DIVERSI – Rispetto alla pressione fiscale complessiva rilevata dall’Istat, è chiaro l‘atteggiamento “ostile” nei confronti delle piccole imprese: nel 2018 la pressione fiscale media italiana era al 42,1 per cento (contro il 61,2 sulle piccole imprese), nel 2013 al 43,6 per cento (63,7 per cento), nel 2011 al 41,6 per cento (59 per cento).

Molto, insomma, rimane ancora da fare per arrivare a un fisco più equo e sostenibile per le piccole imprese. Secondo la CNA occorre, quindi, agire senza indugio prima di tutto per semplificare il sistema, ancora molto complesso.


Fonte: https://quifinanza.it/tasse/feed/

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