(Teleborsa) – “Ci presentiamo per chiedere la fiducia sul nuovo governo, che sarà mio compito guidare con disciplina ed onore“. Con queste parole il Premier Giuseppe Conte ha avviato il suo discorso introduttivo alla Camera, per chiedere la fiducia sul nuovo esecutivo sostenuto da Pd e M5S, dopo aver fatto cenno all’equilibrio ed alla saggezza con cui il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha guidato questa fase molto complicata della vita del Paese.
“Ho sempre inteso il mio ruolo come servizio al Paese e nell’esercitare il mio servizio ho cercato di guardare sempre al bene comune senza lasciare che prevaricassero interessi di parte“, ha affermato Conte, aggiungendo che il programma di questo governo “non è la mera sommatoria” dei programmi delle singole parti politiche che lo sostengono, ma una “sintesi” di questi programmi.
“Questo progetto politico segna l’inizio di una nuova e risolutiva stagione riformatrice“, ha sottolineato il Presidente del Consiglio, aggiungendo che il nuovo programma si proietta in una dimensione intergenerazionale e si fonda su una linea riformatrice con caratteristiche di forte novità”.
Per Conte è necessario recuperare “sobrietà e rigore” in modo che i cittadini possano guardare con rinnovata fiducia alle istituzioni e promuovere la crescita e lo sviluppo nel segno dell‘equità sociale.
Il Presidente del Consiglio ha chiarito che il programma del nuovo governo copre l’arco temporale di una intera legislatura e si radica su riforme che rispondono ad un “cambiamento epocale” della società. Poi, ha promesso che la legge sul taglio dei parlamentari sarà inserita in calendario alla prima data utile e sarà seguita da una riforma del sistema elettorale “quanto più possibile condivisa in sede parlamentare”.
“Sono molte le sfide che ci attendono, a partire dalla prossima sessione di bilancio, che dovrà indirizzare il Paese verso una solida prospettiva di crescita e di sviluppo sostenibile, pur in un quadro macroeconomico internazionale caratterizzato da profonda incertezza”, ha sottolineato Conte. A proposito della prossima Legge di Bilancio, la sfida più rilevante sarà “evitare l’aumento automatico dell’IVA ed avviare un alleggerimento del cuneo fiscale“.
Conte ha voluto soffermarsi anche sulla reazione dei mercati, sottolineando che questi “stanno investendo con fiducia sulla nuova fase che l’Italia sta attraversando” come dimostra la sensibile riduzione dei tassi rispetto ai livelli dello scorso ottobre.
Sui rapporti con l’UE, il Premier ha affermato che il governo si impegnerà per “riformare l’Unione economica e monetaria e l’unione bancaria, a partire dall’istituzione di un bilancio dell’area euro, di uno schema di assicurazione europeo contro la disoccupazione e di una garanzia europea dei deposit”i. “In questo quadro – ha aggiunto – occorre anche migliorare il Patto di stabilità e di crescita e la sua applicazione, per semplificarne le regole, evitare effetti pro-ciclici, e sostenere gli investimenti a partire da quelli legati alla sostenibilità ambientale e sociale”.
Il Premier ha presentato un programma ambizioso, che si fonda su una serie di interventi a favore delle famiglie e dell’occupazione dei giovani. “La sfida sul piano interno – ha affermato – è quella di ampliare la partecipazione alla vita lavorativa delle fasce di popolazione finora escluse”, in particolare giovani e donne e nel Mezzogiorno, ma occorre anche “rimuovere gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento di questo primario obiettivo”.
Questo governo – ha aggiunto – metterà al primo posto la famiglia e l’istruzione, a partire dagli asili nido, con l’obiettivo di arrivare il prossimo anno scolastico ad azzerare tutti i contributi a carico delle famiglie. Una misura che mira a rimuovere le disuguaglianze sociali e garantire uno sviluppo equo e solidale.
Conte ha parlato anche delle imprese e del nostro sistema industriale, che dovrà essere capace di far incontrare produzione di massa e flessibilità dei processi. Di qui il ruolo centrale dell’innovazione e digitalizzazione, che questo governo si impegna a promuovere, anche con la creazione di un ministero ad hoc, a l’altro obiettivo della difesa dell’ambiente. L’idea – ha detto – è quella di “trasformare italia in una smart nation”.
L’attenzione all’innovazione non prescinde dallo sviluppo delle infrastrutture tradizionali, che Conte definisce “essenziali” per uno sviluppo sostenibile e sulle quali auspica di raddoppiare gli investimenti in un ottica più efficiente e razionale, soprattutto per quanto concerne i servizi in concessione. Il Premier ha poi chiarito che non ci saranno passi indietro sull’iter di revisione delle concessioni autostradali “senza nessuno sconto per gli interessi privati, avendo quale obiettivo esclusivo la tutela dell’interesse pubblico”.
Un cenno anche al ruolo chiave dell’agroalimentare, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità delle coltivazioni, l’uso efficiente delle risorse idriche, la tracciabilità degli alimenti, l’etichettatura, la lotta al dissesto idrogeologico ed ai cambiamenti climatici.
L’azione di rilancio degli investimenti non può non includere un piano straordinario di investimenti per il Mezzogiorno, anche attraverso l’istituzione di una banca pubblica per gli investimenti, con l’obiettivo di abbattere il divario fra Nord e Sud del Paese.
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Quanto al capitolo fiscale, il Premier propone un modello che consenta di “pagare tutti tasse per pagare meno tutti”. L’obiettivo prioritario è ridurre le tasse sul lavoro ed abbattere il cuneo fiscale, a totale vantaggio dei lavoratori, ed individuare una retribuzione giusta, il cosiddetto “salario minimo”.