(Teleborsa) – La sospensione del Parlamento britannico fino al prossimo 14 ottobre, chiesta e ottenuta dal Premier Johnson, è legale. Lo hanno confermato i giudici dell’Alta Corte britannica di Londra che ha rigettato – dopo che un primo ricorso di militanti anti Brexit era stato respinto in Scozia – le contestazioni presentate dagli avvocati dell’attivista Gina Miller con il sostegno di politici pro Remain di vari partiti incluso l’ex premier John Major. Parola ora alla Corte Suprema per un ultimo esame.
Labour ribadisce no al voto lampo, opposizioni a consulto – Intanto, sul fronte squisitamente politico, il Labour resta orientato a votare no lunedì di fronte al secondo tentativo preannunciato dal governo Tory di Boris Johnson di presentare una mozione alla Camera dei Comuni britannica per indire elezioni anticipate nel Regno Unito il 15 ottobre, prima cioè della data del Leave, fissata al 31 ottobre.
Ne ha dato conferma in queste ore la titolare degli Esteri del governo ombra laburista, Emily Thornberry, a margine di un incontro in teleconferenza tenuto dal leader del suo partito, Jeremy Corbyn, con i responsabili parlamentari di tutte le altre forze di opposizione per coordinare le posizioni, nel corso del quale si è ribadita la priorità indiscussa di scongiurare lo scenario di una Brexit No Deal.