(Teleborsa) – Anthony Levandowski, 39 anni, ingegnere top class della Silicon Valley nelle auto a guida autonoma è stato arrestato e accusato di furto e tentato furto di segreti commerciali di Waymo, l’unità che sviluppa le auto a guida autonoma per conto di Alphabet-Google.
Per anni l’ingegnere avrebbe lavorato per il colosso americano per poi passare a Uber, la concorrenza. Quello che l’accusa dovrà dimostrare è il furto di 14.000 file con informazioni cruciali sulle auto. File che ha trasferito, presumibilmente contravvenendo alle norme, sul suo computer personale e portandoli poi con sé.
Levandowski è stato l’uomo al centro dello scontro in tribunale fra Google e , risolto con un successivo patteggiamento. Le accuse mosse nei suoi confronti aprono ora una nuova pagina nella saga. Levandowski, che potrebbe finire per molti anni di prigione e pagare una multa milionaria se condannato, dovrebbe presentarsi martedì prossimo al tribunale federale di San Jose, in California.
Fa sapere il suo avvocato che l’ingegnere non vede l’ora di dimostrare la propria innocenza, poiché i download dei materiali in questione si sono verificati mentre lavorava ancora su Alphabet e che era autorizzato a utilizzare le informazioni.