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Il bonus Renzi ha i giorni contati: come recuperare gli 80 euro tolti dalla busta paga

Il Governo è deciso a eliminare, o quanto meno ripensare, il bonus di 80 euro introdotto da Renzi. Ecco come cambierà.

Il bonus fino a 80 euro al mese, introdotto dal governo Renzi nel 2014, consiste in una detrazione Irpef ed è previsto per i contribuenti con redditi compresi tra gli 8.000 e i 26.000 euro e finora è andato a beneficio di 11.714.755 contribuenti.

Già da tempo, però, la Lega vuole eliminarlo o almeno rimodularlo, anche per impiegare le risorse stanziate per altre finalità. L’obiettivo principale del partito di Matteo Salvini, infatti, è la flat tax e la riduzione delle tasse sul lavoro, mentre il bonus di 80 euro può essere rivisto.

Secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbe addirittura un “piano segreto” del Ministro dell’Economia Giovanni Tria per dirottare le risorse finora utilizzate per il bonus sulla flat tax.

È ancora presto per formulare ipotesi, anche perché con la crisi di Governo in atto tutto potrebbe essere congelato. In ogni caso, non è un mistero che il governo gialloverde avesse previsto già da tempo una riforma per trasformare il bonus Renzi in una detrazione fiscale a tutti gli effetti.

In questo caso, però, la platea dei percettori potrebbe ridursi considerevolmente e c’è chi ha già calcolato che saranno penalizzati i redditi più bassi. Infatti, per poter ottenere la detrazione si presuppone un debito con il Fisco, che normalmente hanno i redditi medio-alti. Chi guadagna meno paga anche meno tasse o non le paga affatto, quindi non beneficia di alcuna detrazione.

Ad esempio, i contribuenti con una fascia di reddito tra gli 8.000 e i 13.000 euro rischiano di essere penalizzati perché difficilmente riuscirebbero ad ottenere con le eventuali future detrazioni fiscali l’importo che ora percepiscono con il bonus mensile di 80 euro, pari a 960 euro all’anno.

Si verificherebbe una situazione paradossale, perché chi guadagna meno e avrebbe però più bisogno del bonus rischia di non percepire nulla. A rischio, secondo uno studio, sarebbero 3 milioni di contribuenti.

Per questo motivo, la Lega ha pensato di trasformare il bonus in una detrazione fiscale solo se si riesce a mantenere la soglia minima degli 80 euro al mese. Per fare ciò, però, servirà una copertura economica di circa 4 miliardi. Una somma non ingente, ma difficile da recuperare tra quelle che servono assolutamente per evitare l’aumento dell’Iva, circa 23 miliardi di euro, e le risorse per finanziare la flat tax.

La Lega pensa inoltre di calcolare il bonus di 80 euro a fini contributivi. In questo modo gli 80 euro ridurrebbero il cuneo fiscale operando come una forma di decontribuzione. Ma per fare questo, tuttavia, servirebbero altre risorse aggiuntive.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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