(Teleborsa) – Si allunga la lista della banche centrali che stanno tagliando il costo del denaro per stimolare la crescita, sulle preoccupazioni di una possibile recessione globale innescata dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Dopo India, Thailandia e Nuova Zelanda, è la volta del Messico. Ieri, 15 agosto 2019, la Banca Centrale del Messico, altrimenti chiamata Banxico, ha tagliato il costo del denaro per la prima volta da giugno 2014, portando il costo del denaro all’8,00% dall’8,25%. La decisione è stata presa alla luce del rallentamento economico e della frenata dell’inflazione.
Si accendono ora i riflettori sulla Fed, dopo le continue richieste del presidente americano Donald Trump di intervenire con decisione sui tassi per sostenere l’economia. Intanto il governatore Jerome Powell sembra aver aperto la porta ad un nuovo possibile taglio del costo del denaro.
(Foto: Reinhard Jahn CC BY-SA 2.0)