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Ponte Morandi, la commemorazione della tragedia a un anno dal crollo

(Teleborsa) – Un lungo drammatico elenco. È iniziata così, con la lettura dei nomi di quanti hanno perso la vita nel crollo del Ponte Morandi, la cerimonia di commemorazione delle 43 vittime del disastro che alla vigilia di ferragosto di un anno fa ha colpito Genova e l’Italia intera. In un capannone sotto la nuova pila 9 del viadotto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, ha celebrato la messa iniziata sulle note del Requiem di Puccini. Dietro all’altare, il crocefisso della chiesa del Campasso che “guardava” dalla navata della chiesa il Ponte Morandi. Tra le autorità presenti, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, i ministri Trenta, Tria, Stefani, Bonafede e il governatore ligure e commissario per l’emergenza Giovanni Toti. Intervenuta anche una delegazione di Aspi-, ufficialmente invitata alla cerimonia dal sindaco Marco Bucci che, tuttavia, poco prima dell’inizio della commemorazione ha dovuto abbandonare l’area su richiesta di alcuni parenti delle vittime. “Abbiamo sentito il dovere morale di essere presenti con una rappresentanza dei vertici aziendali alla funzione religiosa di commemorazione delle vittime della tragedia del 14 agosto 2018, dopo aver fortemente condiviso questa valutazione con il Sindaco Bucci, per condividere questo momento di dolore, ricordo e raccoglimento con chi ha sofferto e continua a soffrire per la tragedia e per testimoniare la nostra vicinanza all’intera comunità di Genova e alle sue istituzioni. Preso atto della richiesta di non partecipare alla funzione proveniente da alcuni familiari delle vittime, che ci è stata resa nota dalla Presidenza del Consiglio, abbiamo ritenuto di seguire la funzione religiosa dalla Direzione di Tronco di Genova affinché questo importante momento di raccoglimento e ricordo non venisse perturbato da qualsiasi forma di polemica” hanno fatto sapere Aspi e Atlantia in una nota.

Prima dell’inizio della commemorazione Mattarella ha abbracciato i familiari delle vittime intervenuti. Altri hanno scelto di non partecipare definendo la cerimonia “una passerella di politici”.

Alle 11:36, ora del crollo, la cerimonia si è interrotta per un minuto di silenzio
. Campane a lutto, il suono delle sirene delle navi in porto e i clacson dei tassisti hanno ricordato la tragedia. A ricordare i morti della tragedia è intervenuta Egle Possetti, rappresentante dei familiari delle vittime. “La loro è stata una morte assurda che non possiamo rassegnarci ad accettare. Per la loro memoria dobbiamo accertare la verità. Come cittadini non possiamo accettare che eventi di questo genere possano accadere, chiediamo un segnale concreto affinché i cittadini possano sentirsi tutelati” ha affermato.

Bagnasco: “C’è una ferma volontà di ripresa” – “Se restiamo uniti le nostre capacità si moltiplicheranno e faranno miracoli”, ha affermato l’arcivescovo di Genova durante l’omelia. Rinnovando il suo “abbraccio ai familiari delle vittime di quell’Apocalisse, perché non si sentano troppo soli” Bagnasco ha ricordato “i disagi diffusi per muoversi da una parte all’altra, per gli abitanti della zona, per non pochi lavoratori che qui avevano le loro attività: tutti hanno vissuto il distacco da un ambiente familiare e caro, hanno visto messo in crisi il loro lavoro. Ma c’è una ferma volontà di ripresa”. Il pensiero di Bagnasco è poi andato ai soccorritori “angeli della città che Genova non dimenticherà mai”.

Conte: “Genova oggi è simbolo della volontà di rinascita” – “La ricostruzione è cominciata. Il nuovo ponte dovrà essere percorribile nell’aprile nell’anno prossimo. Ringrazio tutti per il lavoro fatto insieme. Il ponte rappresenterà il simbolo della rinascita. La nuova pila è un bellissimo segnale” ha affermato il premier Conte. “Genova ha – ha aggiunto – ha ridato luce e speranza al paese intero. Abbiamo lavorato intensamente per mantenere gli impegni e assicurare le case agli sfollati ora stiamo lavorando per i familiari delle vittime istituendo un tavolo tecnico per erogare loro gli anticipi per affrontare le spese giudiziarie”, ha annunciato Conte, sottolineando la necessità di programmare “azioni di governo che mettano in sicurezza il paese e tutte le sue infrastrutture”.

Toti: “Il dolore si può lenire solo con la verità” – “La strage di Genova non può rimanere uno dei troppi avvenimenti italiani in cui c’è poca verità – ha affermato il governatore. È una giornata di dolore ma anche di orgoglio per Genova, ricordiamo 43 vittime, per cui speriamo ci sia presto una giustizia, non una giustizia sommaria di piazza, ma legata alla verità dei tribunali, di orgoglio perché un anno dopo la città arriva sollevata, tutto quello che potevamo lo abbiamo fatto. Dove non siamo arrivati non è stato per mancanza di impegno e ci arriveremo. Il dolore nei vostri cuori non si sanerà mai, come quello per chiunque ha vissuto quella giornata” è stato il messaggio rivolto da Toti ai familiari delle vittime.

Bucci: “Lavoriamo senza interruzione” – “È un momento di ricordo e commemorazione, Genova vuole crescere, si merita delle infrastrutture di primo livello, la città è unita e sta collaborando. Sia sul lato ovest che est del ponte anche oggi stiamo lavorando, non abbiamo interrotto i lavori, la nuova pila 9 è quasi a 20 metri, abbiamo già 11 pile con fondamenta. Stiamo rispettando il piano dei lavori, sono convinto che a fine aprile 2019 inaugureremo il ponte” ha affermato il sindaco di Genova Marco Bucci al termine della messa annunciando che il premier ha “gli investimenti necessari per far tornare Genova una grande città”.

Piccinini: “Intervento più grande dei vigili del fuoco ma non siamo eroi” – “È stato l’intervento del genere più grande livello nazionale, 70 vigili del fuoco arrivarono nel primo quarto d’ora dopo la tragedia, salirono a 350 nelle prime 3 ore, l’immagine più forte che mi è rimasta dentro è l’enorme cumulo di macerie che ci si è presentato davanti. I miei uomini lavorarono allo stremo. L’applauso ai funerali ci ha toccato il cuore, non siamo eroi siamo persone normali”, ha ricordato il comandante dei vigili del fuoco di Genova Fabrizio Piccinini.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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