(Teleborsa) – La crisi di Governo di Ferragosto, come ormai è stata ribattezzata dai più, entra a Palazzo Madama. Domani, martedì 13 agosto, alle 18.00 l’Aula del Senato deciderà sul calendario. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dovrebbe invece intervenire a Palazzo Madama il 20 agosto. E’ necessaria però la conferma del Senato. Come la Presidente del Senato Elisabetta Casellati aveva annunciato: se in Capigruppo dovesse registrarsi uno scontro e un conseguente stallo, l’ultima parola spetterà all’Aula.
Allo stato delle cose, ci sono ufficialmente due blocchi. Da un lato Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia in pressing per sfiduciare il Premier Conte già prima di Ferragosto, pronti a votare il 14 agosto, subito dopo la commemorazione in occasione del primo anniversario del crollo del ponte Morandi.
Dall’altro M5s, Pd e Leu, che spingono per discutere la mozione di sfiducia all’inizio della prossima settimana.
Intanto, il Pd ha mobilitato i senatori in vista del voto di domani in aula per confermare il calendario approvato dalla capigruppo ed evitare quindi che la mozione di sfiducia a Conte venga anticipato, come, appunto, vorrebbe Salvini. “Sarà fondamentale la presenza di tutti. Vi chiediamo cortesemente di iniziare a valutare come meglio organizzarvi per rientrare a Roma”, il messaggio giunto ai senatori Pd.
Una battaglia che si gioca sul filo dei numeri.
Bernini (FI): “M5s-Pd creano rampa di lancio per Conte-bis” – L’accusa, tutt’altro che velata, delle opposizioni è che Pd e M5s, con il sostegno di Leu, facciano sponda tra loro per temporeggiare. “Le comunicazioni fanno parte di un traccheggiamento di M5s e Pd per creare una rampa di lancio per un Conte-bis o un nuovo governo”. Queste le parole di Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia, a margine della conferenza.