(Teleborsa) – Il mercato elettrico, da quanto rileva la GME, ha registrato a luglio un prezzo unico nazionale pari a 52,31 euro MWh. Rispetto al minimo di giugno, si registra una flessione annua del +7,7% su giugno e del -16,6% sul 2018. Sono ai massimi decennali i volumi complessivamente contratti nel Mgp (28,5 TWh, +3,6%), con una liquidità del mercato al 71%, in corrispondenza di scambi in borsa sul livello più alto dall’estate 2013.
A livello di zona i prezzi sono in netta riduzione su base annua, il Settentrione (51 €/MWh) che torna ad avvicinarsi alle altre zone continentali e alla Sardegna (52/53 €/MWh), sempre distanti dalla Sicilia (66 €/MWh).
Il Mercato a Termine dell’energia elettrica prevede ancora prezzi in ribasso nel breve periodo, con il baseload relativo ad Agosto 2019 che chiude a 48,35 €/MWh (-4,9%). Ai massimi dell’ultimo anno le transazioni registrate nella Piattaforma Conti Energia a termine (PCE).