(Teleborsa) – Di informazioni turistiche all’aeroporto di Reggio Calabria non se ne parla da inizio anno. Serranda abbassata nel punto che dovrebbe fornire assistenza a chi arriva sullo scalo dello Stretto. In quello di Lamezia, che ospita la sede del gestore degli aeroporti calabresi Sacal e quanto a movimento passeggeri è su numeri decisamente più elevati, l’infopoint è chiuso dal mese di aprile 2019, con buona pace di chi atterra e vorrebbe essere indirizzato o solo consigliato su cosa visitare. Si è parlato di una generica “chiusura per ferie”, ma con il passare dei giorni il caso ha creato dissapori tra Regione Calabria e Sacal.
Il gestore aveva bandito una gara per la gestione del punto informazioni dello scalo lametino, con il supporto di un fondo comunitario regionale di 75mila euro da impiegare entro dicembre di quest’anno, aggiudicata in un primo tempo all’Ats Visit SYbaris, società che ha risposto all’avviso pubblicato da Sacal per l’affidamento del servizio di accoglienza all’interno dell’aeroporto, e poi esclusa perché la formazione dell’associazione temporanea di comprende tour operator e agenzie di viaggio, la cui presenza non è contemplata nel bando.
Alla revoca ha fatto seguito l’aggiudicazione alla Proloco di Lamezia Terme, mentre la direzione generale del Dipartimento Turismo della Regione Calabria ha ripreso in mano la situazione, togliendo di fatto a Sacal la responsabilità di gestire il servizio e avviando la ricerca di soggetti idonei a tenere aperto il punto informazioni turistiche aeroportuale. Una soluzione pro tempore per correre ai ripari nel giorni caldi del turismo d’agosto.