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Turismo, Cna: è donna quasi un bagnino su cinque

(Teleborsa) – Dopo i recenti successi internazionali delle nostre campionesse di nuoto, Federica Pellegrini in primis, in Italia l’acqua si tinge di rosa anche al di fuori delle piscine da competizione, in riva al mare, ai laghi, ai fiumi. E anche ai bordi delle piscine, dove sempre più donne si dedicano all’assistenza dei bagnanti. “Bagnino”, attività che, come molte altre, è profondamente mutata negli ultimi lustri, rendendo necessarie nuove e più adeguate doti professionali, aprendo le porte alle donne come, in un passato non troppo lontano, nemmeno era lecito sognare. Lo dimostra la fotografia dell’assistenza ai bagnanti nel nostro paese scattata da Cna Turismo e Commercio.

I bagnini operativi in Italia sono in tutto 14.750, di cui 11 mila addetti direttamente al salvamento. I maschi sono 12.390 (84% del totale), le donne 2.360, vale a dire il 16%, il 2% in più dell’anno scorso. Si tratta di un’attività per giovani, ma non per giovanissimi, essendo richiesta maturità e freddezza: solo il 35% del totale ha meno di 40 anni. La predominante stagionalità dell’impegno impone che il 90% dei contratti sia a tempo determinato.

La retribuzione media annua di un assistente bagnante è di poco sotto i 9 mila euro. A livello di istruzione scolastica, prosegue l’indagine della Cna, il 61,2% degli assistenti bagnanti si è fermato alla scuola dell’obbligo, il 15,8% ha conseguito il diploma secondario, il 2% è in possesso di diploma universitario e il 21% ha frequentato corsi di formazione professionale. Ma quasi un’impresa su 10 (per la precisione il 9%) denuncia difficoltà a reclutare forza lavoro specializzata, che richiede una maggiore preparazione rispetto al passato, esperienza acquisita sul campo, la frequenza di corsi di aggiornamento.

Ma a cosa è dovuta la crescita dell’occupazione femminile in questo settore che, nell’immaginario collettivo, é maschile per antonomasia? Probabilmente alla maggiore propensione femminile verso alcune doti richieste da quest’attività: capacità organizzativa, accuratezza, comprensione. Le regioni che occupano più donne nel settore dell’assistenza alla balneazione sono, nell’ordine, Calabria (oltre il 21% degli assistenti in attività), Trentino Alto Adige (8,5%), Veneto (8,4%), Campania (6,6%), Emilia Romagna (6,2%). L’età media delle assistenti bagnanti è di 18 anni, molto bassa, tanto che diverse tra di loro non hanno ancora completato l’iter scolastico.

(Foto: SPIAGGIA RIMINI GRAND HOTEL 2019)


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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