(Teleborsa) – negli utili di questo trimestre palesa un calo del 21%.
L’utile netto si è attestato a 3,13 miliardi di dollari, ovvero a 73 centesimi per azione, rispetto ai 3,95 miliardi, o 92 centesimi per azione, ottenuti nello scorso anno.
La causa principale di questo indebolimento, stando a quanto riferito dal maggiore produttore di petrolio made in USA, sarebbe da attribuirsi alla contrazione dei prezzi del gas naturale, minori profitti nella raffinazione e alla perdita sofferta nel suo business chimico degli Stati Uniti.
La produzione equivalente di greggio della società ha visto però un aumento del 7% a 3,9 milioni di barili al giorno.
Il titolo cede a Wall Street lo 0,98% a 71,78 dollari.