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Pace fiscale, 31 luglio ultima chiamata per “saldo e stralcio” e “rottamazione”

(Teleborsa) – Stanno per scadere i termini per aderire alla pace fiscale. Mercoledì 31 luglio è l’ultimo giorno utile per presentare la domanda di rottamazione delle cartelle o di saldo e stralcio, i due provvedimenti che consentono di pagare l’importo delle somme dovute in forma agevolata. La riapertura dei termini fino alla fine di questo mese, prevista dal Decreto Crescita, – fa sapere l’Agenzia delle Entrate – riguarda tutti i debiti che non sono già stati ricompresi nelle istanze trasmesse entro la precedente scadenza del 30 aprile 2019. Le richieste stimate sono circa 2 milioni, mentre quelle della precedente scadenza sono state 1,7 milioni. Per agevolare la procedura, sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it si può presentare direttamente online la domanda di adesione senza necessità di andare allo sportello, una strada scelta da circa il 60% dei contribuenti interessati.

Secondo quanto prevede la Legge di Bilancio 201, il “saldo e stralcio” è riservato alle persone fisiche in situazione di grave e comprovata difficoltà economica (con Isee non superiore a 20 mila euro o con in corso una procedura di liquidazione prevista dalla cosiddetta legge sul sovraindebitamento) e consente di pagare in forma ridotta i debiti affidati alla riscossione dal 2000 al 2017, derivanti esclusivamente dall’omesso versamento delle imposte dovute in autoliquidazione in base alle dichiarazioni annuali e dei contributi previdenziali spettanti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.

Il 31 luglio è anche la scadenza della prima rata per tutti coloro che hanno aderito alla “rottamazione-ter” entro il 30 aprile 2019 – che ha concesso la possibilità di definire in via agevolata (senza pagare sanzioni e interessi di mora) i debiti relativi a somme affidate dagli Enti creditori ad Agenzia delle entrate-Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 – ai quali Agenzia delle entrate-Riscossione ha inviato la comunicazione con gli importi da pagare secondo la soluzione rateale prescelta. La legge prevede cinque giorni di deroga ma per chi non pagherà scadrà il diritto a pagare l’importo in forma agevolata.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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