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Partita la missione Beyond di Parmitano

(Teleborsa) – Ha preso il via alle 18:28 di sabato 20 luglio dal cosmodromo di Bajkonour in Kazhakstan la missione Beyond di Luca Parmitano, partito a bordo della capsula Soyuz MS-13 alla volta della stazione spaziale internazionale insieme al russo Alexander Skvortsov e allo statunitense Drew Morgan con cui compone l’equipaggio di Expedition 60. L’ingresso in orbita è avvenuto regolarmente dopo 8’45”. L’aggancio al complesso orbitale, dove si trovano Christina Koch e Nick Hague della Nasa e Alexey Ovchinin di Roscosmos, è previsto sei ore dopo la partenza. Luca Parmitano, che condurrà la missione Beyond dell’Agenzia Spaziale Europea fino a febbraio 2020, assumerà il comando della ISS nel mese di ottobre, quando inizierò Expedition 61, diventano il terzo astronauta europeo a ricoprire questo ruolo.

Cinquant’anni dopo la conquista della Luna, la sessantesima missione di lunga durata sulla ISS segna una tappa di avvicinamento ai futuri programmi di esplorazione spaziale proiettati sul nostro satellite naturale, dove la NASA conta di riportare astronauti dopo avere inserito in orbita cislunare un avamposto con moduli abitativi in parte costruiti in Italia da Thales Alenia Space.

Nei 200 giorni a bordo della ISS, che rappresentano la seconda esperienza in orbita dopo la missione Volare del 2003, Luca Parmitano condurrà sei esperimenti dell’Agenzia Spaziale Italiana ed effettuerà attività extraveicolari, che riguarderanno in particolare la manutenzione straordinaria di Ams – Alpha Magnetic Spectrometer, il rivelatore utilizzato nella fisica delle particelle installato dal 19 maggio 2011 sulla Stazione Spaziale Internazionale. Si tratta di attività molto complesse, paragonabili a quelle eseguite in orbita per riparare il telescopio spaziale Hubble. Parmitano ha definito la manutenzione di Ams “la più complessa manovra nella storia dello spazio”. Il compito affidato agli astronauti è quello di sostituire una pompa di raffreddamento, un’operazione molto delicata che ha richiesto la costruzione di strumenti dedicati, alcuni molto piccoli e difficili da gestire con i guanti, e di speciali maniglie per lavorare in sicurezza.

Gli esperimenti in orbita

NUTRISS e Acoustic Diagnostics sono i due esperimenti inviati con la navetta cargo Cygnus NG-11 lo scorso mese di aprile. NUTRISS è un esperimento dell’Università di Trieste realizzato in collaborazione con la Kayser Italia, attraverso il quale si cercherà di mantenere una composizione corporea ideale per l’astronauta evitando l’aumento del rapporto massa grassa/massa magra dovuto all’inattività da microgravità. Con NUTRISS sarà monitorata costantemente, anche pre e post volo, la massa e la composizione corporea di Parmitano, consentendo eventuali variazioni legate all’apporto energetico. Si tratta di un esperimento di primaria importanza perché analizza la fisiopatologia dei cambiamenti nella composizione corporea durante il volo spaziale a lungo termine e contribuisce a migliorare le fasi di recupero degli astronauti sulla Terra dopo l’atterraggio. Dati che potranno tornare utili sulla Terra nella gestione clinica della nutrizione di pazienti allettati o immobilizzati.

L’esperimento Acoustic Diagnostics, guidato dall’università di Tor Vergata di Roma con il supporto del Campus Bio-Medico e di ALTEC, riguarda la prevenzione di danni all’apparato uditivo grazie ai test audiologici effettuati sugli astronauti prima e dopo la missione, messi in relazione con i test obiettivi dell’udito durante la loro permanenza in orbita. A tale scopo, è stato messo a punto un sistema innovativo per la misura dei prodotti di distorsione otoacustici (DPOAE), che permette di evidenziare o di escludere danni all’apparato uditivo, anche di lieve entità e di natura transitoria, associabili alla permanenza nelle condizioni di microgravità a bordo della Iss. Anche per questo esperimento sono attese ricadute nella clinica audiologica terrestre.

Nutriss e Acoustic Diagnostics, sviluppati da Asi nell’ambito di un accordo di cooperazione per l’utilizzo nazionale delle risorse ESA a bordo della stazione spaziale, richiederanno fino a circa 29 ore di lavoro e 14 sessioni sperimentali da parte di Luca Parmitano, con il coinvolgimento dell’astronauta americano Andrew Morgan per i testi audiologici.

Argotec e Telespazio offriranno supporto alle fasi degli esperimenti della missione Beyond. Gli altri test sono: Amyloid aggregation, che valuterà l’effetto della microgravità sulle fibrille amiloidi, per identificare possibili rischi per la salute degli astronauti; Lidal, per il monitoraggio delle radiazioni cosmiche a integrazione dell’esperimento Altea che ha funzionato a bordo della Iss tra il 2006 e il 2012; Xenogriss, che utilizza i girini di rana acquatica ‘Xenopus’ per studiare l’influenza della microgravità sui processi di accrescimento e rigenerazione; Minieuso che registrerà le emissioni notturne in banda ultravioletta di origine terrestre, atmosferica e cosmica.

Parmitano eseguirà, oltre ai sei dell’ASI, oltre 250 esperimenti, di cui 50 dell’ESA. Con Analog-1 l’astronauta italiano simulerà di guidare da remoto un rover fatto muovere nelle aree desertiche dell’isola di Lanzarote, che presentano affinità con le distese lunari. Negli esperimenti Grip e Grasp indosserà un casco per la realtà virtuale per studiare come il cervello si abitua a manipolare gli oggetti nello spazio.

Durante la missione Beyond e il suo periodo di comando, Luca Parmitano dovrebbe accogliere sulla Iss i primi equipaggi di astronauti a bordo dei voli commerciali Crew Dragon di Space X e Cst-100 Starliner di Boeing.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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