(Teleborsa) – Fare turismo slow con treni storici rappresenta forse una sfida ancora più grande se si parla di ecosostenibilità. Ma, nonostante i treni storici della Fondazione FS Italiane appartengano alle epoche più disparate, si sta lavorando in modo celere ed innovativo per rendere i mastodonti ferrati di un tempo più green.
Il compito della Fondazione è infatti quello di preservare, valorizzare e consegnare integro, a vantaggio delle generazioni future, il patrimonio storico delle Ferrovie, ed è così dunque che il Direttore Generale della Fondazione FS Luigi Francesco Cantamessa Armati sta lavorando per riconvertire i vecchi treni a nafta o a gasolio a carburanti più ecosostenibili.
Treni Turistici e ricondizionamento vecchie automotrici, sostenibilità per la Fondazione FS?
“Sostenibilità ripartendo da un grande patrimonio antico di storie, di tecnologie e di esercizio. Seicentocinquanta chilometri di antiche ferrovie recuperate e destinate a utilizzi turistici nei fine settimana. Sarebbe stato un grande patrimonio di caselli, di piattaforme, di gallerie completamente abbandonati e invece sono stati recuperati riposando pietra su pietra, senza gettare un sol metro quadro di cemento. E poi l’investimento sulle vecchie littorine, nei viaggi dei fine settimana sulle più belle ferrovie italiane. Le antiche littorine della Fondazione FS stanno subendo un attento processo di riconversione dalla nafta pesante o dal gasolio al metano. È una cosa innovativa, unica in Europa, ma soprattutto lo è quello che stiamo facendo anche con le residue e anziane locomotive a vapore: carboni lavati, meno inquinanti, emissioni al minimo. Possiamo dire che fare turismo con i treni della Fondazione Ferrovie dello Stato è veramente sostenibile, dalla partenza fino al rientro in serata”.