Italia e Francia, spesso e su più questioni, schierate su fronti opposti, hanno trovato un punto di accordo su una tematica, in questi giorni all’attenzione dei più, che le vede compatte: la preoccupazione rispetto a Libra, la criptovaluta che il social newtork che fa capo a Mark Zuckerberg, intende lanciare nel 2020.
Dopo l’annuncio, tanti dubbi e domande sui contorni di un’operazione senza dubbio audace, che promette di cambiare lo scenario del mondo dei pagamenti. Sembra proprio, insomma, che il comune“nemico” al momento metta tutti d’accordo.
LE MAIRE: “NON PUO’ DIVENTARE VALUTA SOVRANA” – Dal G7 finanziario in corso a Chantilly – si concluderà oggi giovedì 18 luglio – è arrivato il primo altolà. A scagliarsi contro la nuova moneta digitale, nella giornata di ieri, il Ministro delle Finanze Bruno Le Maire secondo cui Libra “non può diventare una valuta sovrana”. “Bisogna considerare tutti i rischi legati al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo internazionale”, ha continuato.
TRIA: “INTERVERREMO” – Poco dopo, gli ha fatto eco anche Giovanni Tria: “Un punto di interesse per tutti è stata la discussione intorno a Libra, c’è una preoccupazione generale e la decisione è che questa preoccupazione si tradurrà in un’azione”, ha fatto sapere il Ministro dell’Economia.
ANCHE TRUMP ALL’ATTACCO – Ma un’altra voce autorevole – che promette battaglia sulla questione – si è apertamente schierata contro. Nei giorni scorsi, infatti, era arrivato anche l’affondo di Trump il quale ha dichiarato che similarmente a Bitcoin, le criptovalute non sono soldi e il loro valore si basa solamente su ‘aria fritta’. Rivolgendosi a Facebook, il Presidente Usa ha invitato il colosso via Twitter a interpellare le autorità federali nel caso volessero divenire una banca, ponendo l’attenzione sui rischi derivanti dal riciclaggio di denaro e di finanziamento di attività illecite che potrebbero usare Libra.
Libra, come dichiarato da Zuckerberg, si prefissa un raggiungimento di circa 1,7 miliardi di persone “unbanked” presenti nel mondo. La Federal Reserve, intanto, ha annunciato che non è pensabile che il progetto possa andare avanti senza chiarimenti su privacy, riciclaggio, protezione dei consumatori e stabilità finanziaria.