(Teleborsa) – Previsto per domani a Chantilly il G7 finanziario. L’evento riunisce i ministri delle finanze e i governatori della Banca centrale del G7, il presidente dell’Eurogruppo, il commissario europeo per gli affari economici e finanziari, l’amministratore delegato ad interim dell’FMI, il segretario generale dell’Ocse e il presidente della Banca mondiale.
Ad accogliere questi esponenti di spicco Bruno Le Maire, ministro francese dell’economia e delle finanze.
A rappresentare l’Italia saranno presenti il ministro dell’Economia Tria e il Governatore di Bankitalia Visco.
Il G7 finanziario sarà l’ultimo incontro ministeriale del G7 prima del Vertice dei Capi di Stato e di governo di Biarritz fissato dal 24 al 26 agosto. L’obiettivo della presidenza francese del G7 Biarritz, dichiarato dal Presidente della Repubblica francese Macron, verterà sulla lotta alla disuguaglianza. Questo argomento viene tradotto, al livello G7 finanziario, da Bruno Le Maire nel “rendere il capitalismo giusto”.
Secondo Le Maire infatti la Francia ha un’ambizione importante durante l’incontro: ricostruire il capitalismo. Il capitalismo attuale, per l’esponente del dicastero economico d’oltralpe, che si basa sull’esaurimento delle risorse, sull’aumento delle disuguaglianze e sulle differenze di tassazione tra le aziende digitali e altre imprese, e che fa ribollire i nostri concittadini è condannato alla sua perdita.
Il proposito di cambiamento radicale è stato declinato così in quattro priorità, sintetizzate all’interno di un documento preparatorio di Parigi. La prima si indirizza a costruire la tassazione del XXI secolo per cui, per la Francia, si necessita in primis di attuare una nuova tassazione internazionale adattata al nuovo modello economico creato dalla rivoluzione digitale e dall’economia dei dati e, in secondo luogo, arrivare ad introdurre poi un’imposta minima sulle società nel mondo per per combattere l’evasione fiscale.
Il secondo proposito si impegna invece a erigere un capitalismo più sostenibile attraverso la creazione di una finanza verde che deve sostenere i massicci investimenti necessari per rendere la transizione ecologica un successo. Il terzo punto ambisce a creare un capitalismo stabile e combattere meglio i rischi di speculazione, rischio cibernetico e concentrazioni eccessive mentre il quarto mira a mettere le basi per un capitalismo equo, rafforzando la trasparenza sui divari salariali, migliorando il finanziamento sostenibile per gli investimenti nei paesi in via di sviluppo e migliorando l’inclusione finanziaria delle donne, specialmente in Africa.