Reduci dai nuovi record di Wall Street, i mercati apriranno la settimana in partenza oggi all’insegna della cautela. A tirare il freno, la stagione delle trimestrali Usa: per la prima volta dal 2016 è attesa una recessione degli utili, data da due trimestri di fila di profitti in calo.
Torna inoltre sotto i riflettori degli investitori, la guerra commerciale tra Usa e Cina, che continua a pesare come un macigno sulla seconda economia più grande al mondo. Secondo i dati pubblicati oggi, nel secondo trimestre, la crescita del Pil cinese ha segnato una crescita del 6,2% su base annua, il tasso più debole dal primo trimestre del 1992.
Si tratta di un risultato in linea con le aspettative degli analisti interpellati da Reuters e inferiore alla crescita del 6,4% del primo trimestre del 2019.
Pubblicando i dati, l’ufficio statistico cinese ha detto che l’economia si trova ad affrontare una situazione complessa con crescenti incertezze esterne.
“L’incertezza causata dalla guerra commerciale USA-Cina è stata un fattore importante e pensiamo che questo persisterà, nonostante la recente tregua tariffaria”, ha dichiarato Tom Rafferty, economista presso The Economist Intelligence Unit, aggiungendo che “Le aziende rimangono scettiche sul fatto che i due paesi raggiungeranno un accordo commerciale più ampio mentre riconoscono che le tensioni commerciali potrebbero nuovamente degenerare”.
A fronte della frenata del Pil, buone notizie sono arrivate oggi, sempre sul fronte cinese dalla produzione industriale e dalle vendite al dettaglio nel mese di giugno.
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