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Manovra, Coldiretti: più formazione e meno burocrazia per rilanciare lavoro

(Teleborsa) – Parole significative, quelle del Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, che in occasione dell’incontro al Viminale con il vicepremier Matteo Salvini ha tenuto a ribadire gli obiettivi per quanto riguarda il settore agroalimentare. Occorre, per il Presidente, investire sulla competitività Made in Italy, che fa da seguito alla proposta del pacchetto di misure che va dall’obbligo di indicare l’origine degli alimenti in etichetta, al superamento del segreto di Stato sulla destinazione delle importazioni agroalimentari.

Per Prandini, la crescita va “ricercata sul mercato, dove bisogna dare ai consumatori la possibilità di scegliere consapevolmente e sostenere l’economia nazionale, con un sistema di etichettatura chiara, che impedisca di spacciare come Made in Italy prodotti che inquinano, sfruttano il lavoro minorile e sono pericolosi per la salute, arrivati in Italia grazie ad accordi agevolati dall’Unione Europea“. Inoltre l’obiettivo chiaro è quello di “ridurre il cuneo fiscale, per abbassare il costo del lavoro e far si che il risparmio ottenuto ai lavoratori potrebbe innescare un moltiplicatore della ricchezza che potrebbe servire alla ripresa”.

Capitolo importante, quello evidenziato dal Presidente di Coldiretti, quello sui salari minimi, dove dichiara che “sarebbe una distorsione competitiva del mercato del lavoro, e rischierebbe di danneggiare l’Italia senza una dimensione almeno europea”. “In un momento difficile per l’Economia – conclude Prandini – bisogna snellire la burocrazia semplificando i termini autorizzativi per nuove produzioni come il biometano, ridurre i costi per le imprese e puntare sull’alternanza scuola-lavoro per una formazione reale dei giovani per colmare il divario con il resto della UE”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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