(Teleborsa) – Sulla crisi dell’azienda La Perla “chiederò subito al Ministro Di Maio un tavolo al Mise. Ove non ci fosse al Mise, allora al Ministero Lavoro, che io rappresento, ci sarà il tavolo sicuramente”. È quanto ha affermato oggi il sottosegretario leghista al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Claudio Durigon.
Dopo che la scorsa settimana la proprietà de La Perla aveva annunciato 126 esuberi tra i lavoratori della sede di via Mattei, l’apertura di un tavolo al tavolo al Mise era stata richiesta a gran voce anche dal leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni che, mercoledì scorso, a Bologna, mentre erano in corso proteste e scioperi, ha incontrato le lavoratrici dello storico marchio della lingerie di lusso controllato dalla società d’investimento olandese Sapinda Holdings. “In questo Paese tutti si sciacquano la bocca con la difesa dell’Italia, del made in Italy, gli italiani e le italiane, però poi si mandano a casa 126 persone a seguito di un gioco speculativo fatto su fondi di investimento e nessuno pare fare niente. Bisogna che il Ministero del lavoro e dello sviluppo economico apra un tavolo e lo faccia ora” aveva affermato Fratoianni.
Sulla questione nei giorni scorsi era intervenuto anche il segretario generale della Cgil Maurizio Landini: “L’apertura delle procedure di mobilità per 126 dipendenti di due società del gruppo La Perla è un fatto grave. Si tratta di un intervento che inspiegabilmente, su 1200 dipendenti nel mondo, sceglie di eliminare cento persone a Bologna, più della metà delle aree di campionario, dove risiede il know how, il saper fare, del prodotto leader del mercato dell’intimo e della corsetteria. Cercheremo di portare all’attenzione del governo e delle istituzioni locali tale situazione. Non lasceremo sole le lavoratrici”.