(Teleborsa) – Eliminare 2 tonnellate di plastica monouso, evitando così le emissioni di 11 tonnellate di CO2 in atmosfera. Entro il 31 dicembre di quest’anno il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) punta a diventare un’azienda plastic free, per rispondere al dovere assunto dal Paese di adempiere agli obiettivi dell’Agenda 2030, attraverso un atteggiamento responsabile e una fattiva politica di sostenibilità ambientale.
Già impegnato a ridurre l’utilizzo delle bottiglie di plastica installando ad ogni piano della sua sede erogatori di acqua filtrata, il GSE ha deciso di adottare una politica stringente su oggetti e contenitori non riutilizzabili.
“Il GSE, società da sempre impegnata nella promozione dello sviluppo sostenibile, non poteva non aderire a questa iniziativa, dando il buon esempio anche in tema di riduzione dei rifiuti di plastica”, ha detto l’Amministratore Delegato del GSE, Roberto Moneta, ricordando come “oltre che all’interno, l’attività di sensibilizzazione del GSE sia rivolta all’esterno attraverso incontri di formazione con studenti di ogni età, orientati a diffondere esempi di comportamenti sostenibili”.
Secondo uno studio interno, ogni dipendente GSE attualmente produce circa 3 chili di rifiuti di plastica l’anno. Ciò significa, che attraverso un comportamento attento il GSE potrebbe evitare la produzione di circa 2 tonnellate di plastica l’anno, che corrispondono a circa 11 milioni di tonnellate di CO2 in atmosfera.
Le iniziative adottate dal GSE rientrano nelle tante avviate con la campagna “Plastic Free” promossa dal Ministero dell’Ambiente.
“L’Italia, capofila nella grande battaglia contro la plastica monouso, non abbasserà la guardia: vogliamo essere tra i primi Paesi a recepire la direttiva UE in materia”, ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in un’intervista rilasciata al GSE e che anticipa il lancio della rivista digitale Elementi Mag, sottolineando come “l’obiettivo deve essere produrre meno rifiuti, incentivare il riciclo e spingere al massimo l’economia circolare“.