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Pace fiscale due, tensione Lega-CinqueStelle

(Teleborsa) – Neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo per aver scongiurato la procedura di infrazione, nel Governo torna a salire l’asticella della tensione. A riaccendere la miccia dello scontro tra le due anime dell’esecutivo, il piano proposto dal Sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci che punta ad introdurre una nuova pace fiscale.

Tutti i temi fiscali passano sul mio tavolo e su quello del Viceministro Garavaglia. Il decreto fiscale dell’anno scorso ha avuto dei risultati assolutamente ottimi, con trentotto miliardi di cartelle lavorate, ventuno miliardi di incassi previsti e un milione e settecentomila contribuenti che hanno aderito alla pace fiscale. Anche per questo stiamo scrivendo la ‘pace fiscale due’iniziando tutta una serie di elaborazioni”, ha detto a Sky Tg24 Economia il Sottosegretario leghista parlando delle possibili coperture per la prossima manovra.

LEGA LAVORA A SANATORIA “LIGHT” – Nello specifico, il Carroccio lavora a norme per venire incontro ai contribuenti in difficoltà (si salda pagando il 16% il 20% o il 35% e si cancellano non solo sanzioni e interessi ma anche il debito originario). Tra le ipotesi al vaglio dei tecnici della Lega anche il rilancio della dichiarazione integrativa speciale, da sempre osteggiato dal Movimento 5 Stelle. E proprio per aggirare l’accusa di nuovi condoni, il Carroccio starebbe lavorando a una sanatoria “light” per far emergere redditi non dichiarati ma senza scudi penali o sui capitali all’estero.

L’affermazione del Sottosegretario ha fatto scattare i malumori dei colleghi Cinquestelle, che all’apertura della Lega a una nuova pace fiscale mettono subito un alt.

M5S FISSA I PALETTI: “NESSUN CONDONO” – “Con noi – si affrettano a far sapere fonti M5S – nessun condono passerà mai. Piuttosto bisogna intensificare la lotta, fino al carcere, contro i grandi evasori. Non è giusto che a pagare le tasse di chi ha evaso arricchendosi alle spalle del paese siano famiglie e classe media. Bisogna lottare contro i grandi evasori”.

Insomma, la questione è delicata e il copione ancora tutto da scrivere. Il “cantiere fiscale”, sottolinea ancora Bitonci è aperto: “Abbiamo fatto un tavolo la settimana scorsa, ne faremo uno tra un paio di giorni e gli uffici stanno elaborando alcuni modelli” a partire di quello per la flat tax al 15% “sui redditi medi”, perché “dobbiamo cercare di abbassare la tassazione a quella fascia che paga un’Irpef media del 25%”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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