(Teleborsa) – Affacciarsi dal famoso balconcino verde dove Maria Letizia Ramolino, “Madame Mère”, madre di Napoleone, osservava il via vai di carrozze tra il Corso e piazza Venezia, durante l’esilio del figlio. O, ancora, camminare sul pavimento di cristallo che sovrasta i mosaici perfettamente intatti e imbattersi nel Marte pacificatore di Canova dedicato all’Imperatore. Dopo un’importante intervento di restauro, iniziato nel 2017 e durato oltre 12 mesi, Palazzo Bonaparte viene restituito ai romani e per la prima volta apre al pubblico nella sua nuova veste di spazio Valore Cultura di Generali.
Con i suoi tre secoli di storia e i circa tremila metri quadri di mosaici, affreschi e stucchi, il Palazzo, uno scrigno barocco dal rigore rinascimentale, opera dell’architetto Giovanni Antonio De Rossi, è passato a Generali con l’acquisizione di Assitalia che, dal 1972, era proprietaria del Palazzo.
“Fare azienda in modo moderno vuol dire affiancare l’impegno verso i nostri 10 milioni di clienti con un impegno concreto verso la comunità. Questo per noi è essere partner di vita delle persone e in questa nostra ambizione si colloca l’apertura e la valorizzazione dei nostri asset come Palazzo Bonaparte. Un bene che, grazie anche alla collaborazione di un operatore importante come Arthemisia, diventa un polo artistico e culturale di sviluppo per la comunità”, questo l’obiettivo del progetto dichiarato da Marco Sesana, Country manager & Ceo di Generali Italia e Global Business Lines.
“Mi piace tagliare i nastri soprattutto quando ci si riappropria di un edificio così importante, nel posto giusto a Roma per fare un’operazione di potente valorizzazione di diffusione culturale. Siamo nel pienissimo centro di Roma e, da questo punto di vista, la città ha bisogno di avere qualche spazio espositivo in più per avere ancora maggiori possibilità di offrire a tutti i cittadini, romani e non, un’ampia e diversificata offerta culturale”, sono state le parole del ministro dei Beni e delle Attività culturali, Alberto Bonisoli.
“Palazzo Bonaparte rappresenta un nuovo passo lungo il percorso tracciato da Generali Valore Cultura in questi anni” ha affermato Lucia Sciacca, Direttore Comunicazione e Sostenibilità di Generali Italia.
“Con Generali condividiamo da anni l’obiettivo di aprire le porte alla cultura a quante più persone possibili, certi del valore sociale e umano derivante dalla conoscenza dell’arte” ha commentato, Iole Siena, Presidente del Gruppo Arthemisia.
Dopo l’inaugurazione ufficiale di questa mattina, per celebrare l’evento, dalle 14 alle 24, Palazzo Bonaparte apre le sue porte ai cittadini con l’niziativa #PalazzoinMostra. Questo spazio, in futuro, sarà destinato ad accogliere mostre, eventi culturali e didattici con particolare attenzione alle famiglie e ai giovani. Le attività partiranno il prossimo 6 ottobre con la prima mostra “Impressionisti segreti”, una raccolta di oltre 50 opere provenienti dalle più importanti collezioni private del mondo, normalmente inaccessibili. Si tratta, infatti, di dipinti mai concessi prima d’ora in prestito, di artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Sisley, Caillebotte, Morisot, Gonzalès, Gauguin e Signac.
Valore Cultura – Nato nel 2016 per “rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio e per valorizzare il territorio”, il programma pluriennale di Generali “Valore Cultura” in tre anni ha coinvolto 3,5 milioni di persone in 80 iniziative artistiche e culturali, 20mila ragazzi e studenti in laboratori e progetti gratuiti, offrendo oltre 80mila accessi gratuiti.