(Teleborsa) – si avvia verso un lungo cammino di ristrutturazione che prevede un taglio del personale per 18mila posti di lavoro, entro il 2022.
“Deutsche Bank – si legge in una nota dell’istituto tedesco – attuerà un programma di riduzione dei costi volto a ridurli a 17 miliardi di euro nel 2022, con un tasso di cost income del 70%”.
La banca ha inoltre annunciato l’uscita dal Global Equities e una significativa riduzione delle attività ponderate per il rischio di Corporate e Investment Banking. “Queste azioni – spiega la banca – sono state progettate per consentire a Deutsche Bank di concentrarsi e investire nelle sue attività core e leader di mercato di Corporate Banking, Finanziamento, Foreign Exchange, Origination & Advisory, Private Banking e Asset Management”.
La principale banca sistemica europea non prevede il ricorso a un aumento di capitale, in quanto tale decisione, “riflette l’attuale forte posizione patrimoniale della banca e la fiducia della Direzione nella natura di alta qualità e basso rischio delle attività su cui si sta concentrando”.
Le attività che verranno dismesse, circa 74 miliardi di asset giudicati rischio, saranno gestite attraverso una nuova unità che le liquiderà in maniera efficiente.
Deutsche Bank prevede una perdita netta di 2,8 miliardi di euro, nel secondo trimestre, dopo gli accantonamenti stabiliti nell’ambito del piano di ristrutturazione, pari a circa 3 miliardi.
Alla luce del maxi piano di ristrutturazione annunciato, Moody’s conferma il rating A3 di Deutsche Bank. Un piano definito dall’agenzia “un positivo passo avanti” verso un modello operativo più sostenibile e bilanciato del gruppo. L’outlook resta tuttavia negativo a causa della significativa sfida che pone la sua attuazione in un contesto, per i prossimi anni, di tassi di interesse bassi o a zero.