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Eni, iniziata la produzione nella Baia di Campeche

(Teleborsa) – ha avviato la fase anticipata di produzione dal campo di Mistzon, in Messico. Nella cosiddetta Area 1, situata nella Baia di Campeche si stima che siano contenuti un totale di 2,1 miliardi di barili di petrolio nei giacimenti di Amoca, Mizton e Tecoalli, dove Eni possiede una quota del 65%, dopo aver ceduto nel 2018 una quota del 35% della licenza alla società dell’omonimo Paese Qatar Petroleum.

Eni è presente in Messico dal 2015 con attività di esplorazione e sviluppo di idrocarburi su una superficie totale di 4.387 chilometri quadrati (3.000 chilometri quadrati in quota Eni).

“Abbiamo raggiunto lo startup di produzione in meno di due anni e mezzo dall’inizio del primo pozzo perforato da Eni nell’Area 1 e in meno di un anno dall’approvazione del Piano di Sviluppo. Questo risultato – ha commentato l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi – è in linea con le aspettative del Governo messicano di aumentare la produzione complessiva del Paese. Eni è la prima compagnia internazionale ad avviare la produzione offshore in Messico dopo la Riforma Energetica e intendiamo continuare a collaborare con le autorità messicane”.

La produzione si è dimostrata subito molto proficua e prevede, nella fase di produzione anticipata di raggiungere fino a 15.000 barili di petrolio al giorno. La piena produzione inizierà nei primi mesi del 2021, quando sarà installata una struttura galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (Fpso) e raggiungerà i circa 100.000 barili di petrolio equivalente al giorno.

In parallelo alle attività di estrazione, Eni ha implementato alcune iniziative volte al supporto di comunità locali grazie al primo Local Development Plan, in accordo con le Autorità messicane.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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