(Teleborsa) – Ore decisive per l’esito del negoziato Ue con l’Italia sui conti che la Commissione europea si avvia a chiudere. I capi di gabinetto dei commissari europei si riuniranno questa sera mentre la situazione dei conti italiani è all’ordine del giorno della riunione del Collegio che si terrà domani alle 12.30 a Bruxelles.
Sebbene sia presto per affermare che le decisioni del governo sull’assestamento di bilancio e sul congelamento dei risparmi sulla spesa pubblica quest’anno saranno sufficienti a evitare l’avvio della procedura europea sul debito contro l’Italia, dalle prime notizie sembra che il pacchetto presentato ieri dal Governo italiano abbia aiutato molto la trattativa, orientandola verso un chiusura positiva. Per gli esperti della commissione, tuttavia, mancano ancora rassicurazioni sulle previsioni dei conti italiani nel 2020.
Tra le ipotesi al vaglio vi è la possibilità che la decisione sulla procedura sia rinviata oltre il primo agosto. In questo caso dovrebbero essere i ministri delle finanze europee a decidere.
Sull’esito della procedura Conte continua a mostrarsi ottimista. “I dati certificano la grande solidità della nostra economia, i conti pubblici migliorano, il deficit è in calo, aumentano le entrate, diminuisce la disoccupazione mentre sono in crescita gli occupati, al top da oltre 40 anni. Anche la curva dello spread tra Btp e Bund tedeschi, e con esso i rendimenti dei titoli di Stato decennali, sembra affrontare un’importante fase di calo” ha affermato il Premier.
“Dopo l’aggiornamento di bilancio fatto ieri in Consiglio dei ministri, ora il governo potrà inviare un documento ufficiale all’Europa mettendo sul piatto 7 miliardi di euro in più che consentono di essere perfettamente in linea con il famoso aggiustamento di bilancio che avevamo anticipato, ovvero il rapporto deficit/Pil al 2,04% nel 2019″, ha sottolineato Conte precisando che tali risorse non sono il frutto del “taglio di spese sociali o altro” ma derivano da “un aumento delle entrate e dei ricavi” e da “risparmi di spesa”.
(Foto: Cristof Echard – © Unione Europea)