(Teleborsa) –
Fiduciosi sull’esito positivo della complessa trattativa europea sia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sia il premier Giuseppe Conte. “Credo che il governo italiano – ha detto Mattarella – stia presentando tutti i documenti” alla Ue per dimostrare che “i conti saranno in ordine e che le indicazioni sono rassicuranti e che non vi sia motivo di aprire una procedura di infrazione”.
Ottimista anche Conte che, da Bruxelles prima di rientrare a Roma proprio per l’attesa riunione dei Ministri, ha affermato: “I numeri sono sempre quelli, positivi e non sono cambiati”.
Con l’assestamento di bilancio dovrebbe quindi arrivare una correzione dei conti con il taglio del disavanzo al 2,1% da 2,4% delle ultime stime senza far ricorso a una vera e propria manovra correttiva. A questo risultato si dovrebbe arrivare con l’aumento delle entrate fiscali, i dividendi straordinari e i risparmi dalle misure sul reddito di cittadinanza e pensioni. Inoltre, il governo dovrà mettere nero su bianco gli impegni per il 2020, come chiesto dalla UE. Obiettivi che dovrebbero prevedere un’ulteriore riduzione del deficit strutturale di due decimali.
A pesare su questo progetto c’è l’incognita “flat tax”, perché per mettere a segno con la prossima legge di bilancio una riduzione delle tasse da 15 miliardi come chiede la Lega, e allo stesso tempo ridurre il deficit sembra un obiettivo alquanto ambizioso.