Prosegue serrata la trattativa tra Roma e Bruxelles per scongiurare la procedura di infrazione nei confronti del nostro paese, finito nel mirino della Commissione UE, per disavanzo eccessivo causato dalla violazione della regola del debito.
La strada resta ancora in salita e piena di ostacoli, ma a differenza di qualche giorno fa, adesso filtra ottimismo. Nessuno vuole arrivare al muro contro muro o al punto di scontro senza ritorno: un simile scenario non serve a nessuno. E allora, parola d’ordine: dialogo.
PROCEDURA CONGELATA – Prende quota l’ipotesi di un rinvio a ottobre quando cioè l’Ecofin tornerà a riunirsi, il 10 del mese. Da qui ad allora, il Governo avrà tempo per produrre una tutta serie di garanzie che dovrebbero essere contenute nella prossima legge di Bilancio per il 2020. Se Roma “non farà i compiti” che le sono stati assegnati, allora scatteranno le sanzioni.
La conferma che il negoziato vira verso venti più calmi, arriva anche dalle parole del Ministro dell’Economia Giovanni Tria, ad Osaka, per il G20.
TRIA OTTIMISTA – “Stiamo adottando provvedimenti che ci portano sostanzialmente in linea, ci sono le basi” per evitare la procedura di infrazione”, ha detto spiegando che, “l’andamento delle finanze pubbliche sta andando meglio di quanto previsto”. ”Siamo fiduciosi, con Moscovici ci parliamo continuamente e la trattativa con l’Europa non è più difficile che in passato’‘ ha aggiunto Tria.
CONTE: “VOGLIAMO PORTARE RISULTATO A CASA” – Qualche ora prima, anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva mostrato sicurezza affermando che sulla procedura punta a portare il risultato a casa. “Affronteremo in questi giorni tutti i temi globali”, ha detto il Premier da Osaka.
“Sarà un’occasione per parlare anche della procedura di infrazione. Vogliamo portare il risultato a casa, c’è anche il ministro Tria. Lavoreremo con sinergia. L’assestamento di bilancio si farà per lunedì, serve a noi ma è bene chiudere il negoziato e poi definire tutto sul piano interno”, ha spiegato il Premier.