(Teleborsa) – Evitare la procedura per deficit eccessivo: questa è la missione – per molti impossibile – del Governo gialloverde. La strada è in salita ma nel braccio di ferro con Bruxelles, Roma affila le armi e non ha nessuna intenzione di mostrare il fianco.
Scongiurare la procedura ma non a qualsiasi condizione e un’eventuale azione di Bruxelles in questo senso “sarebbe, evidentemente, un attacco politico basato su un’antipatia politica e non sui numeri”. Parole chiare quelle del Ministro dell’Interno Matteo Salvini al Festival del Lavoro: “Evitare la procedura d’infrazione è l’obiettivo, spero, di tutti, ma non a ogni costo”, ha precisato.
Conte: “Io mai con il cappello in mano” – Anche il Presidente del Consiglio, seppur con toni più concilianti, ribadisce che la parola d’ordine è ovviamente dialogo ma l’Italia deve essere e sarà parte attiva nel negoziato.
“Sicuramente il negoziato” per evitare il lancio di una procedura per debito nei confronti dell’Italia è “molto difficile. Non ho mai pensato che ci fosse la strada spianata”, ha ribadito a Bruxelles, sottolineando appunto che nel corso della trattativa con l’Europa l’Italia non intende assecondare a priori le condizioni imposte dall’Europa. In un anno “ho fatto 37 missioni e chi mi ha incontrato può testimoniare che non ho mai avuto l’atteggiamento di chi ha il cappello in mano. Non porto il cappello, neanche a Bruxelles”.
“Quando mi muovo – prosegue Conte – non mi muovo per ragioni personali, ma per ragioni istituzionali. Rappresento l’Italia, una potenza del G7, ne sono orgoglioso e consapevole allo stesso tempo. Sono cose distinte, l’Italia non ha nulla di cui farsi scusare. Se avrete la bontà di leggere la lettera, on è espediente per sottrarsi al rispetto regole. Italia non vuole regole né concessioni”. “Applichiamo le regole vigenti – aggiunge il Premier – quella lettera non oscura né vuole eliminare il binario tecnico della procedura; ha un altro significato: signori, siamo all’inizio di una nuova legislatura. Siamo tutti europeisti. Vogliamo aprire gli occhi? Se la casa comune ha infiltrazioni vogliamo intervenire o vogliamo farlo deperire? Se vogliamo intervenire, sedetevi con noi al tavolo e ragioniamo”, afferma.
Fa professione di ottimismo il leader pentastellato Di Maio secondo il quale ci sono “ottime possibilità per scongiurare la procedura d’infrazione europea”, sottolineando la necessità di “essere uniti e combattere. Nei conti pubblici l’Italia sta incassando più del previsto”.