(Teleborsa) – Una cifra che fa riflettere parecchio sul caro-carburanti che ha colpito l’Italia. Secondo il Centro Studi Promotor, nei primi 5 mesi la spesa delle famiglie e delle imprese italiane per acquistare benzina e gasolio si aggirerebbe intorno ai 23,6 miliardi di euro.
La crescita stimata dell’1,4% sarebbe dovuta ad una lieve contrazione dei consumi, un calo del prezzo medio ponderato e un aumento del prezzo medio del gasolio. L’acquisto di carburanti resta, così come nel 2018, maggiore alla spesa per l’acquisto di autovetture. Il forte prelievo fiscale potrebbe essere la principale ragione della situazione del caro-carburanti in Italia, che ha portato nelle casse dello Stato ben 14,4 miliardi, ovvero il 61% della spesa complessiva per l’acquisto di benzina e gasolio auto.
“L’incidenza del fisco sulla spesa della benzina in Italia – dichiara Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – è tra le più alte del mondo e penalizza fortemente sia gli automobilisti che tutte le imprese e l’economia, gravando sul costo dei trasporti su gomma”.