(Teleborsa) – Da ieri l’Aeroporto Salerno Costa d’Amalfi ha le carte in regola per decollare. La firma apposta dal ministro dell’Economia Giovanni Tria al decreto per la concessione ventennale alla gestione dello scalo permetterà al ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti di mettere a disposizione i fondi stanziati nel decreto «Sblocca Italia» e avviare il bando da 50 milioni per l’allungamento della pista di volo, i cui lavori dovranno completarsi entro il 2022. Non solo.
A questo punto sarà possibile procedere alla fusione per incorporazione di Aeroporto di Salerno spa (controllata al 51% da Regione Campania e partecipata da Regione Basilicata e consorzio a cui fanno riferimento Comuni e istituzioni locali) nella Gesac, società di gestione di Napoli Capodichino, per creare un polo aeroportuale che a fine decennio dovrebbe movimentare 17 milioni di passeggeri.
Un altro tassello nel mosaico di F2i che controlla Gesac, tale da permettere una espansione del traffico aereo su scala regionale estendendo le operazioni a sud della regione, ad alto valore turistico, e in connessione con l’area lucana. Un’operazione integrata dal finanziamento per 100 milioni di euro del prolungamento della metropolitana di Salerno fino all’aeroporto e per 50 milioni di euro sul sistema della viabilità di collegamento con lo scalo.