(Teleborsa) – Il rafforzamento della connessione ferroviaria tra Porto di Trieste e rete nazionale per l’incremento del traffico merci su rotaia a beneficio dello scalo marittimo è al centro dell’accordo tra Autorità di Sistema Portuale Mare Adriatico Orientale e Rete Ferroviaria Italiana siglato tra Zeno D’Agostino, Presidente AdSP e Maurizio Gentile, Amministratore delegato e Direttore generale RFI.
L’accordo, un aggiornamento di un’intesa del 2016, consentirà al tempo stesso maggiore efficienza e operatività sui moli per la riduzione del numero e dei tempi delle manovre oggi necessarie. L’obiettivo é di realizzare entro il 2023 almeno una parte significativa del Piano Regolatore Portuale.
La stazione di Trieste Campo Marzio, dove recentemente sono anche iniziati i lavori per la realizzazione del secondo Museo Nazionale Ferroviario a cura della Fondazione FS, diverrà lo snodo più importante a servizio del Porto. Il Piano Regolatore del Porto di Trieste prevede infatti la realizzazione di importanti interventi infrastrutturali e tecnologici con un nuovo assetto dei binari al servizio appunto del Porto in modo da creare una migliore connessione con i moli V, VI e VII, l’ampliamento del Punto Franco Doganale ed altri interventi per permettere così l’ampliamento dell’area destinata agli impianti d’armamento.
RFI interverrà pure su impianti e linee della dorsale portuale Servola-Aquilinia e con lavori che riguardano le stazioni di Cervignano Smistamento e Villa Opicina in modo da creare un unico sistema di gestione del trasporto ferroviario delle merci provenienti dallo scalo marittimo.