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Banche, Vestager: “vanno compensate le vittime del misselling”

(Teleborsa) – La Vestager si schiera con i risparmiatori.
“E’ una buona cosa che siano compensate le vittime delle vendite fraudolente di prodotti finanziari ad alto rischio, prodotti nei quali hanno investito inconsapevolmente, ingannati dalle banche”, afferma il commissario europeo alla Concorrenza durante la conferenza stampa indetta oggi a Bruxelles. Il tema affrontato nel botta e risposta con i giornalisti è quello sui rimborsi ai risparmiatori vittime del meccanismo del “bail in” nelle crisi bancarie italiane. Su questo argomento la stessa Vestager ha tenuto a precisare che non è la Commissione che sta bloccando il dispositivo in Italia per la compensazione dei risparmiatori vittime del cosiddetto “misselling” e che questa è responsabilità delle banche. “Sono le banche che hanno venduto i prodotti finanziari a persone ignare dei rischi che correvano, e che non avrebbero investito se ne fossero state consapevoli”, sottolinea ai microfoni la commissaria.
Considerazione veritiera ma, se nel frattempo gli istituti incriminanti sono falliti- le fanno notare i presenti- cosa succede, chi deve caricarsi di questo onere? L’esponente comunitario non ha dubbi sulla questione: “Se le banche responsabili del “misselling’ non ci sono più allora è una buona cosa che intervenga lo Stato, perché queste sono vittime che spesso hanno perso tutto: le loro pensioni, i fondi ereditati, i risparmi di una vita”.
La numero uno dell’Antitrust tende poi a chiarire anche la gestione del dispositivo per le compensazioni: “Questo poggia su due gambe: la prima gamba è automatica e consente alle persone effettivamente vittime del misselling, e che si può considerare che probabilmente non hanno investito con fini speculativi, di avere rapidamente i rimborsi. Queste persone non devono passare attraverso una verifica di un panel o di una commissione per valutare la perdita, non devono documentare nulla. In tale categoria – spiega la Vestager- rientrano i piccoli risparmiatori che hanno investito somme modeste (per esempio inferiori ai 100.000 euro), rispetto ai grandi investitori “istituzionali”. La “seconda gamba” prevede che vi sia una valutazione delle perdite da parte di un organismo indipendente, con un approccio diverso, perché è più probabile che gli investitori fossero consapevole dei rischi. Io spero davvero che, visto il tempo che è passato, le vittime del ‘misselling’ comincino a essere compensate perchè spesso si tratta di anziani che hanno bisogno di quei fondi”.

La Vestager ha concluso infine ribadendo che :”Non è la Commissione che sta bloccando l’attivazione del dispositivo” per i rimborsi in Italia. La commissaria non ha risposto a una domanda specifica sulla possibilità di portare da 100.000 a 200.000 euro la soglia degli investimenti che rientrano nella “prima gamba”, quella automatica, del dispositivo di compensazione.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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